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In Lessina torna l’ambulanza di Croce Verde 24 ore su 24

Personale  e mezzi della Croce Verde nella sede di Cerro che serve tutta l’alta Lessinia FOTO PECORAPreparativi  all’interno di un’ambulanza
Personale e mezzi della Croce Verde nella sede di Cerro che serve tutta l’alta Lessinia FOTO PECORAPreparativi all’interno di un’ambulanza
Personale  e mezzi della Croce Verde nella sede di Cerro che serve tutta l’alta Lessinia FOTO PECORAPreparativi  all’interno di un’ambulanza
Personale e mezzi della Croce Verde nella sede di Cerro che serve tutta l’alta Lessinia FOTO PECORAPreparativi all’interno di un’ambulanza

Mancano ancora i medici per il servizio di assistenza sanitaria di base ai turisti perché devono essere incaricati dall’Ulss 9, ma i Comuni dell’Alta Lessinia garantiscono a partire da domani la copertura sui propri territori del servizio di ambulanza nelle 24 ore per tutti i giorni fino alla fine agosto. È un servizio attivo da 14 anni, per il quale Bosco Chiesanuova, Cerro, Erbezzo, Roverè e Velo si autotassano per sostenere i costi che deve affrontare Croce Verde Lessinia per le proprie ambulanze di stanza a Cerro. Il servizio sulle 24 ore era finora attivo solo il sabato e la domenica e nei giorni festivi, ma per l’estate lo sarà anche nei giorni feriali aggiungendo l’orario diurno a quello notturno già assicurato per tutto l’anno. «Questo rafforzamento del servizio richiede per i volontari un aumento di impegno e disponibilità. A loro va la nostra gratitudine per una presenza rassicurante in un periodo in cui la Lessinia accoglie molti turisti e villeggianti», osserva Nadia Maschi, sindaca di Cerro, «ma purtroppo, nonostante la buona volontà espressa dai sindaci, nonostante l’impegno e il sacrificio dei volontari, resta ancora in vigore, perché mai annullata sebbene i nostri politici si siano spesi in infinite promesse, la delibera del 14 maggio 2019 che prospetta per Croce Verde Lessinia la cancellazione dal servizio minimo garantito. Tutti parlano di formalità, ma di fatto siamo ancora in attesa di veder cancellata questa delibera che non fa certo un servizio alla montagna», denuncia la sindaca di Cerro. Croce Verde Lessinia conta 70 volontari di cui 27 autisti con abilitazione all’uso del defibrillatore. Ogni anno coprono 20mila ore/uomo di servizio operativo volontario, effettuando in media 300 interventi. A questi si sommano le presenze alle numerose manifestazioni pubbliche e sportive territoriali. Operano su un territorio bellissimo ma logisticamente difficile anche con la bella stagione, per le distanze da superare e il tipo di strade da affrontare e garantiscono di arrivare sul posto anche nelle ore notturne, quando l’elicottero del 118 non è autorizzato a volare. I mezzi a disposizione di Croce Verde Lessinia percorrono fino a un centinaio di chilometri a trasporto, di solito mai inferiore all’ora e mezzo, che diventano anche tre o quattro ore quando le chiamate arrivano dai rifugi montani, raggiungibili solo su strade sterrate. Sono angeli del soccorso che non parlano, ma volano dove c’è una richiesta di aiuto: sono stati i primi ad arrivare e a soccorrere gli sfortunati bambini caduti nella ghiacciaia di Malga Preta di Sotto, proprio perché, partendo da Cerro e conoscendo perfettamente la rete viaria del territorio, coprono le distanze nel minor tempo possibile e intervengono sempre: dalle situazioni più gravi alla semplice distorsione di una caviglia. Nessuno pretende di avere il pronto soccorso fuori dalla porta di casa, ma tempi ragionevolmente brevi per raggiungerlo e operatori adeguatamente formati per dare concrete speranze di vita è quello che i sindaci chiedono e i volontari di Croce Verde Lessinia svolgono da sempre. •.

Vittorio Zambaldo

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