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Il runner Schia fa tappa sul Corno d’Aquilio

Sul Corno d’Aquilio Roberto Schia tra Maria Grazia Comini e Maurizio Boni
Sul Corno d’Aquilio Roberto Schia tra Maria Grazia Comini e Maurizio Boni
Sul Corno d’Aquilio Roberto Schia tra Maria Grazia Comini e Maurizio Boni
Sul Corno d’Aquilio Roberto Schia tra Maria Grazia Comini e Maurizio Boni

Sul Corno d'Aquilio una sosta del cammino intrapreso da Roberto Schia, il runner noto per le sue performances al limite del possibile e impegnato in una camminata di 600 chilometri con una percorrenza media di 40 chilometri al giorno. Armato di uno zaino contenente il minimo indispensabile, dotato di un potente apparecchio gps su cui ha caricato le tracce del sentiero europero E7, si è messo in viaggio e ha attraversato tutto il Friuli Venezia Giulia ed è entrato nel Veneto al lago di Santa Croce, procedendo per la piana di Marcesina, il Grappa, il Pasubio infine nelle ultime tre tappe delle 15 realizzate la provincia di Verona. Terminato il tratto Rifugio Campogrosso, Pertica, Rifugio Tomba, e prima di raggiungere il Monte Baldo, come tradizione di chi percorre questo grande sentiero, ha reso omaggio alla chiesetta sul Corno d'Aquilio dedicata a San Benedetto patrono degli speleologi, architetti, ingegneri ma principalmente patrono d'Europa. Era accompagnato da Maria Grazia Comini, vicepresidente della Associazione Abazia di Badia Calavena, segnasentieri europei, e dallo speleologo Maurizio Boni. •. R.C.

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