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Il pastore della Lessinia
vuole essere riconosciuto

Esemplare del pastore Lessinia-Lagorai, razza da ufficializzare
Esemplare del pastore Lessinia-Lagorai, razza da ufficializzare
Esemplare del pastore Lessinia-Lagorai, razza da ufficializzare
Esemplare del pastore Lessinia-Lagorai, razza da ufficializzare

Domenica farà il suo ingresso ufficiale a «Tipicamente Lessinia» il cane da pastore della Lessinia-Lagorai, una razza ancora da definire tecnicamente, ma che un gruppo di giovani della Lessinia, guidati da Veronica Isalberti, sta cercando di ricostruire attraverso documentazione, storia e testimonianze, per riuscire ad accreditarla come razza riconosciuta.

Benché sconosciuto ai più, e quasi estinto a causa del proliferare di razze commerciali come il pastore tedesco o il border collie, il cane pastore della Lessinia-Lagorai si è preservato in alcune vallate più chiuse come la zona del Lagorai, catena montuosa che separa la Val di Fiemme dalla Valsugana e dove ha saputo raggiungere un'omogeneità di tipo significativa.

Di taglia media, per essere agile e veloce a condurre greggi e mandrie, nel radunare i capi dispersi, ha un buon istinto predatorio, ma non eccessivo, per non causare danni con i propri morsi ai capi di bestiame. Pur nelle diverse varianti, il cane da pastore dell'arco alpino è pensabile costituisca un'unica razza, verosimilmente con lo stesso antenato, identificabile nel pastore delle Alpi, di cui l'Ente nazionale della cinofilia italiana (Enci) riconosce attualmente solo il pastore bergamasco.

C'è però una continuità morfologica interessante tra i soggetti presenti in Lessinia e nel Lagorai, che saranno i protagonisti domenica ad Erbezzo, con una presentazione al pubblico che darà la possibilità di fare un primo censimento della popolazione canina esistente: attività da cui, successivamente, prenderà le mosse l'iter per ottenere il riconoscimento ufficiale dall'Enci e conservare un altro tesoro autoctono della biodiversità. V.Z.

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