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«Il mio Seba non doveva essere lì»

I carabinieri stanno completando gli accertamenti sull’incidente mortale avvenuto venerdì sulla Provinciale  17 a MonteforteSebastiano Zandonà e la compagna Camilla con i loro cani. I due giovani si erano conosciuti a scuola
I carabinieri stanno completando gli accertamenti sull’incidente mortale avvenuto venerdì sulla Provinciale 17 a MonteforteSebastiano Zandonà e la compagna Camilla con i loro cani. I due giovani si erano conosciuti a scuola
I carabinieri stanno completando gli accertamenti sull’incidente mortale avvenuto venerdì sulla Provinciale  17 a MonteforteSebastiano Zandonà e la compagna Camilla con i loro cani. I due giovani si erano conosciuti a scuola
I carabinieri stanno completando gli accertamenti sull’incidente mortale avvenuto venerdì sulla Provinciale 17 a MonteforteSebastiano Zandonà e la compagna Camilla con i loro cani. I due giovani si erano conosciuti a scuola

C’è sconcerto e incredulità a Castelvero, la piccola frazione di Vestenanova dove nel primo pomeriggio di venerdì è rimbalzata da Monteforte la tragica notizia della morte di Sebastiano Zandonà, «Seba» per familiari e amici. Il ventisettenne ha perso la vita lungo la provinciale 17 della Val d’Alpone in un incidente stradale che ha dell’inverosimile per la simultaneità degli accadimenti, ancora al vaglio dei Carabinieri per stabilire l’esatta dinamica dell’incidente che ha coinvolto tre mezzi. «Seba» era nato e cresciuto nella piccola comunità dell’alta valle dove tutti si conoscono: una grande famiglia sulla quale ora è calato un totale turbamento. «Seba» era uno di loro anche se da qualche anno aveva trovato casa a Montecchia di Crosara dove ad attenderlo venerdì c’era la sua amata Camilla: compagna di scuola e compagna di vita. L’aveva conosciuta all’Istituto alberghiero Berti e la loro storia d’amore non aveva conosciuto interruzioni e da quattro anni Sebastiano e Camilla convivevano a Montecchi dove avevano progettato il loro futuro. È mamma Albarosa Gambaretto a raccontarlo, affranta dal dolore insieme alla giovane fidanzata, a papà Orfeo e alle sorelle Enrica, Angie e Ludovica, che adoravano il loro fratellone e ora non sanno più dove trovare la pace. Ma tutto il paese è vicino alla famiglia di Seba che venerdì, nelle ore del tragico incidente, ha trascorso momenti difficilissimi nell’accavallarsi di supposizioni che arrivavano dal fondovalle. «Un amico di mia figlia era passato dal luogo dell’incidente e aveva intravisto la moto», racconta la mamma fra le lacrime, «poi una telefonata a mia figlia e altre notizie che ci hanno tenuto con il fiato sospeso. E Camilla che temeva il peggio, perché Sebastiano dopo un’ora e mezzo che era partito dall’azienda catering di Caldiero dove lavorava, non era ancora arrivato a Montecchia. Poi sono stati i Carabinieri a darci quella certezza che non avremmo mai voluto avere». Sebastiano non mancava mai agli appuntamenti di Castelvero, dove si ricaricava di allegria e vitalità; era un simpaticone Seba, su questo concordano tutti, anche le maestre che l’hanno conosciuto sin dall’infanzia: «Amava la compagnia e si relazionava con tutti, un bravo ragazzino, disponibile e che sapeva accogliere con entusiasmo soprattutto le iniziative ludiche della quotidianità scolastica, perché gli piaceva mettersi in gioco». Quanto mancherà Seba alla sua famiglia, alla sua ragazza, alla sua comunità è impossibile quantificarlo, com’era impossibile non voler bene a un ragazzo come lui, sempre sorridente, disponibile, accomodante in qualsiasi situazione con un carattere splendido insomma. La sua passione per le due ruote era viscerale racconta mamma Albarosa: «A 14 anni prima cosa il patentino e il motorino, poi un Gilera 125 e infine la Vespa di famiglia prima di quest’ultima moto e non capisco perché venerdì abbia percorso la provinciale. Amava di solito godersi la stradina che passa da Fittà, su per le colline sopra Montecchia ma probabilmente per fare in tempo a rientrare nel pomeriggio, ha scelto quella strada che ce lo ha strappato per sempre». Ed è veramente inaccettabile il tributo di sangue e di morte che si sta pagando sulla Provinciale 17 della Val d’Alpone dove ancora una volta si è spezzata una giovane vita all’ora di pranzo mentre correva verso casa in sella alla sua moto, una Bmw gs a cui un’assurda fatalità ha posto sul suo cammino ben due ostacoli: un camioncino e un’automobile che quasi simultaneamente hanno interrotto il suo rientro a casa. Per Seba, non c’è stato nulla da fare, inutili i tempestivi soccorsi, troppo violento l’impatto. La moto è volata via e il giovane motociclista si è schiantato sull’asfalto. Non sono passati nemmeno quattordici mesi dalla tragica morte di Valentino Da Campo di Vestenavecchia (altra frazione di Vestenanova) anch’egli, ma inspiegabilmente, sbalzato dalla sua moto all’ora di pranzo mentre tornava a casa. In questa settimana che ha dato il via alla fase due, dopo il lockdown, si è rimesso in moto il traffico precedente la pandemia Le esequie di Sebastiano Zandonà saranno celebrate martedì pomeriggio 12, in forma privata alla sola presenza dei familiari. •

Mariella Gugole

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