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I documenti del Comune tradotti in cimbro

Saranno tradotti in cimbro gli atti amministrativi redatti dal Comune di Selva di Progno. In particolare quei documenti che incidono, in maniera decisiva, sulla vita pubblica dei cittadini come delibere di consiglio comunale, ordinanze sindacali o dirigenziali. A occuparsi della traduzione saranno due sportelli linguistici attivi da mercoledì prossimo al 31 gennaio del 2024, la cui gestione è affidata al Curatorium Cimbricum Veronense. Uno aprirà il mercoledì, dalle 9 alle 12, presso il Centro di educazione ambientale di Selva di Progno, in piazza Cappelletti; l'altro troverà sede nel Centro di cultura cimbra, in via Alte Mul nella frazione di Giazza, con apertura nei giorni di mercoledì e giovedì, dalle 9 alle 12. L'iniziativa, che ha per capofila il Comune di Selva di Progno, nasce per custodire la minoranza linguistica che tuttora dialoga in «Tauciaz gareida», la lingua delle popolazioni germaniche che abitarono la zona nel dodicesimo secolo, e per creare un connubio tra antico idioma e attività amministrativa. Questo grazie alla legge 482 che dal 1999 tutela la lingua e la cultura delle minoranze linguistiche, ad una cooperazione territoriale e al finanziamento concesso dalla presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento affari regionali che permetteranno di valorizzare il cimbro nei suoi aspetti quotidiani. «Questo è un progetto che prende la ricchezza del passato e la proietta nel futuro», sottolinea il sindaco, Marco Cappelletti. «La lingua è vita», prosegue, «e perdere un idioma significa rinunciare per sempre a una parte di noi stessi». Spiega che l'apertura degli sportelli è l'esito di una sinergia che ha coinvolto amministrazione comunale, Comunità montana della Lessinia, associazioni Curatorium Cimbricum Veronense e De Zimbar 'un Ljetzan con volontari (tra i quali ci sono anche alcuni giovani) che contribuiranno, attraverso la loro conoscenza, a mantenere vivo un patrimonio culturale di grande valore. Un'esortazione sintetizza l'iniziativa e non poteva che essere in lingua: «Iz tauciaz gareida muzzat nist sterban!», il cimbro non deve morire! •. M.B.

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