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Il sindaco: «L'impegno è massimo»

Giazza, anziani intrappolati in casa dal muro di neve creato dallo spazzaneve

Un piccolo fuoristrada cerca di aprirsi un varco
Un piccolo fuoristrada cerca di aprirsi un varco
Anziani bloccati in casa dalla neve

Non dà tregua il maltempo e le precipitazioni nevose hanno raggiunto limiti difficili da gestire, soprattutto nelle località raggiunte con maggior difficoltà dai mezzi spazzaneve. Criticità in particolare sono segnalate per il Comune di Selva di Progno a Giazza: la pala del trattore ha creato un muro invalicabile nelle strette stradine della frazione e i residenti si sono dovuti armare di pala e carriole per aprirsi un varco.

 

Per alcuni giorni non ha funzionato la piccola fresa che avrebbe potuto risolvere molti problemi e così gruppi di volontari si sono messi a disposizione aiutandosi a spalare la neve davanti a casa e negli spazi comuni. Emblematico il caso di un ultra ottuagenario che è rimasto bloccato per il muro che lo spazzaneve gli aveva creato davanti alla porta prima di uscire in strada per andare a fare la spesa.

 

«Lo abbiamo visto spalare da solo e siamo intervenuti ad aiutarlo, sfruttando alche il muso della Panda per aprire un varco», fa sapere uno dei volontari che lamenta «il totale disinteresse del Comune e della Protezione civile per le famiglie e gli anziani residenti. Nonostante svariate segnalazioni non è stato possibile ottenere altro che risposte generiche, quando sarebbe bastato fare le cose con un po’ più di testa», denuncia.

 

Il sindaco Marco Cappelletti, che ha affidato al suo vice Silvano Valcasara la delega per la viabilità, mette le mani avanti: «Sono 10 anni che non veniva una nevicata del genere e abbiamo tre trattori, due camion e una ruspa all’opera ininterrottamente, oltre ai mezzi assicurati dalla Provincia per le strade di sua competenza. L’impegno è massimo. Certo qualche disfunzione c’è stata, ma sono 43 chilometri quadrati di territorio da curare e non si possono fare miracoli».

 

«Ringrazio invece la Protezione civile e gli operatori volontari che ci stanno dando una mano, operosi nel silenzio», sottolinea il sindaco. Ma le difficoltà denunciate? «Qualche lamentela è comprensibile in queste situazioni, ma abbiamo risposto con la massima trasparenza: la fresa di Giazza è stata aggiustata e sta lavorando. Piuttosto si mettano una mano sulla coscienza quanti arrivano solo per curiosare, ostacolando chi lavora».

 

«Domenica non è stato possibile pulire il piazzale della chiesa di Campofontana per le auto parcheggiate. I carabinieri di Badia Calavena hanno fatto dei controlli, ma quando i decreti non sono chiari le scappatoie sono troppe. Chiederò al prefetto di poter utilizzare anche i carabinieri forestali, in questa situazione di necessità», conclude il sindaco. •

Vittorio Zambaldo

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