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Ferrara di Monte Baldo

Bloccati da giorni nella loro malga: «Mai vista tanta neve»

La situazione a Malga Gambon
La situazione a Malga Gambon
BLOCCATI DALLA NEVE

Bloccati a Malga Gambon, nel comune di Ferrara di Monte Baldo, dove ieri nevicava ancora, a quota 1.235 metri nell’omonima località, con tanti animali da accudire, un trattore bloccato e sistemato nell’emergenza da un meccanico fatto arrivare dalla Protezione civile. Il mezzo infatti è indispensabile per raggiungere la Strada provinciale (Sp) 8 del Baldo, dove vengono loro portate le provviste.

Ma la situazione si fa critica per la coppia che abita là e spera che il Comune riesca ad aprire il tragitto che li collega alla Provinciale 8. Raccontano Guido Stefana e Marzia Sandri che, da 6 anni, vivono in questo paradiso verde, ora bianchissimo, un’azienda agricola dove allevano cavalli e tengono animali domestici, quattro cani e cinque gatti. Ora però sono nell’emergenza .

«Nevica da circa una settimana. Finché lo spessore non è stato troppo alto sono riuscito a liberare la via comunale che ci collega alla Sp 8 del Baldo, da cui andavo a fare la spesa in auto», dice Stefana. «poi, prima di Natale, la situazione s’è aggravata e siamo rimasti bloccati. Non abbiamo più potuto raggiungere la Sp8 e, prima che riuscissi a tracciare una pista per arrivarci, mi si è rotto il trattore. Ho così chiamato la Protezione civile che, col quod, ha accompagnato qui un meccanico che lo ha sistemato. Ora ho fatto una traccia e posso andare a prendere le provviste che mia figlia o due amici ci portano». Definiscono la situazione «imprevedibile».

«Se dovessimo ammalarci ed avessimo bisogno di un’ambulanza o se stessero male i cavalli, per i quali dovremmo ricorrere a un veterinario o portarli in clinica, in questo momento ci troveremmo in seria difficoltà», spiegano. Ogni giorno sperano non accada nulla ma è sempre una scommessa. «Da quando abitiamo qui stabilmente non è mai nevicato così. Solo una volta, quando nel 2008 stavo a Mezzavilla vicino al paese, mi trovai in una situazione simile», ricorda Stefana. «Venni a Gambon per governare i cavalli ma rimasi bloccato da una nevicata e per una notte dovetti fermarmi quassù. Uscii solo il giorno dopo grazie all’allora Corpo forestale dello Stato». Nonostante questi problemi la coppia non è intenzionata a lasciare la tenuta: «Non ci pensiamo nemmeno. Qui abbiamo creato il nostro mondo. Questa è la nostra vita anche se, purtroppo, ci sentiamo un po’ abbandonati dalla comunità. Il Comune ha fatto arrivare un mezzo per aprire altre strade di alcune contrade. Ci farebbe piacere che lo stesso facesse con noi. Servirebbe infatti pulire la strada comunale che si collega alla Sp8 per essere più raggiungibili in caso di emergenza e necessità». Martedì sera ha ricominciato a nevicare e a tirare vento: «La situazione si aggraverà», evidenzia. «Finora mi sono sempre arrangiato. Continuerò a battere la pista che mi sono fatto col trattore e speriamo che non accada nulla perché solo con questo mezzo si percorre il varco. La Protezione Civile ci può raggiungere col solo quod. Non arriverebbe nemmeno con un fuoristrada».

Aggiunge Marzia: «A parte il trattore, io e Guido ci muoviamo con le ciaspole, ma la situazione è critica. Se stessimo male immagino ci raggiungerebbe un elicottero ma. In questo momento non sapremmo cosa fare. Speriamo che il Comune intervenga per pulire la strada anche se se sarà un lavoro difficile, considerando lo spessore di neve che qui supera il metro». •

 

LA RISPOSTA DEL SINDACO

La situazione di Malga Gambon è all’attenzione della Amministrazione. Fa sapere il sindaco, Serena Cubico, che precisa: «Il collegamento tra Malga Gambon e la Provinciale è una ’vià in gran parte bianca e silvo-pastorale, ossia una di quelle strade a servizio delle aree forestali e dei pastori/allevatori che operano nei territori da esse raggiunte. Nelle prime fasi di pulizia delle strade del paese», ricorda Cubico, «in questi giorni di forti precipitazioni nevose, definite eccezionali anche dagli affittuari della Malga Gambon, ci siamo dovuti concentrare nel garantire la percorribilità della viabilità principale ma sempre abbiamo raggiunto, con i volontari della Protezione Civile e la collaborazione di vari cittadini, chi si è trovato in difficoltà per emergenze specifiche, un’ assistenza che continueremo a dare».

Poi il sindaco prosegue: «Le malghe di montagna tradizionalmente sono abitate nel periodo estivo e vengono ’scaricatè con la fine di settembre: ricordiamo la tradizionale transumanza verso valle che avviene ogni anno», specifica Serena Cubico. «La scelta coraggiosa di vivere nel periodo invernale ad altitudini di solito non abitate stabilmente, da uomini e animali, è ammirevole e siamo grati a Marzia e Guido del prezioso lavoro svolto con la loro presenza e», assicura, «continuiamo a restare vicini ai loro bisogni. In estate infatti, anche su loro stimolo», esemplifica, «poniamo le dovute limitazioni al traffico su questa strada per far transitare solo gli autorizzati, tra cui loro e operatori di altre malghe della zona. In questo momento la strada è sgomberata nel primo tratto asfaltato, ossia fino all’Osservatorio astronomico del Baldo», informa, «e il disagio è in buona parte ridotto. Per i giorni a venire», assicura, «valuteremo tutte le situazioni, anche questa, in base all’evolversi delle precipitazioni».

Barbara Bertasi

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