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Una giovane di Grezzana

«Sono innamorata di Erbezzo». E gli dedica la tesi di laurea

La tesi di Anna Giordano si intitola «Erbetio, un luogo da scoprire», con le foto di Marco Malvezzi
Anna Giordano e il sito (e la app) a cui ha dato vita
Anna Giordano e il sito (e la app) a cui ha dato vita
Anna Giordano e il sito (e la app) a cui ha dato vita
Anna Giordano e il sito (e la app) a cui ha dato vita

Non solo i turisti, ma spesso nemmeno gli autoctoni conoscono le bellezze del proprio territorio. Se n'è resa conto in prima persona Anna Giordano, grezzanese di 23 anni, fresca di laurea all'Accademia di belle arti di Verona (specializzazione in Design del prodotto). Ecco perché ha deciso di incentrare la propria tesi su «Erbetio, un luogo da scoprire», con le belle foto paesaggistiche di Marco Malvezzi. Un progetto di promozione a tutto tondo del più alto Comune veronese, per cui Anna ha disegnato logo e brochure, costruito l'app, il sito e pensato a una segnaletica riconoscibile, per indirizzare i visitatori «oltre i "soliti" itinerari della Lessinia». 
Un passo indietro. La giovane neo laureata risiede a Corso di Grezzana, ma da qualche anno è di lavoro a Erbezzo: «Appena dopo la maturità, per contribuire ai miei studi, ho trovato un impiego alla pasticceria Massella, in centro paese. Lavoravo e, allo stesso tempo, proseguivo con l'Accademia». 

 

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L'amore per Erbezzo

«Di Erbezzo mi piace tutto», confida la giovane. «Il paesaggio, la gente e il suo carattere. Eppure, presto mi sono resa conto di conoscere il posto solo superficialmente. Spesso infatti capitavano, al di là del bancone, clienti che mi domandavano un consiglio su dove dirigere i propri passi, dove fare una passeggiata, cosa vedere... E io mi ritrovavo a indicare sempre le solite mete, le poche che conoscevo. Avevo capito anche che né il materiale sul web né la cartellonistica in loco aiutavano a farsi chiarezza». 
Inizialmente per curiosità, poi per quello che aveva capito poteva diventare il proprio percorso di laurea, Anna ha studiato il territorio: la storia, la cultura locale, il paesaggio. E nel suo progetto di promozione, lo ha suddiviso in tre micro-cosmi: le malghe, le contrade tipiche, le bellezze naturali: «Sotto il nome latino di "Erbetio", ho creato una sorta di mappa delle "attrazioni", con colori accesi e ben riconoscibili, includendo siti un po' meno gettonati, ma comunque vivi, in uso, e dotati di punti di ristoro. Come Malga Maso, Malga Dardo, Malga Derocon con la sua area faunistica, e Malga Valbella». 

 

Contrade e storie

Continua: «Le contrade, con le antiche case di pietra dai tipici tetti in lastre, rivolte a sud per ricevere, d'inverno, il massimo irraggiamento solare, raccontano molto della vita che la gente ha condotto qui, fino a non molto tempo fa. E sono ancora abitate: come contrada Scalchi o Fagioli... E la storia s'incontra anche al Ridotto del Pidocchio con le sue trincee della Grande guerra. Se si vuole immergersi nella magia della natura, infine, è d'obbligo una passeggiata nella Foresta dei Folignani, uno dei boschi più estesi della Lessinia». 
E ora? La neo laureata conclude: «Mi getto alla ricerca di lavoro, che spero resterà in quest'ambito. Per quanto riguarda il progetto su Erbezzo, mi piacerebbe che non restasse un'ipotesi, ma potesse contribuire realmente a far conoscere un territorio davvero degno di nota».

Lorenza Costantino

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