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Due bacane alla corte di Podestaria

La cerimonia della tradizionale investitura delle due bacane a Podestaria
La cerimonia della tradizionale investitura delle due bacane a Podestaria
La cerimonia della tradizionale investitura delle due bacane a Podestaria
La cerimonia della tradizionale investitura delle due bacane a Podestaria

Due bacane, Silvia Marcazzan e Francesca Roncari, sono la novità di questa Festa di Podestaria che è stata celebrata da un grande afflusso di gente e una folta presenza di allevatori che hanno portato in esposizione i migliori capi bovini in alpeggio. Silvia è giovane imprenditrice agricola di San Giovanni Ilarione, che ha rilevato l’azienda del padre sviluppandola nei settori della zootecnia e della frutticoltura e aggiungendo anche attività agrituristica. Dal 2008 è nella giunta esecutiva di Coldiretti Verona ed esercita il suo mandato come referente per il settore montano. La affianca la giovanissima Francesca Roncari, appena ventiduenne, di Campofontana che diplomatasi in ragioneria ha voluto restare nell'azienda agricola di famiglia allevando vacche da latte a Campofontana di Selva di Progno. Ha il coraggio e la determinazione dei giovani, ma sa perfettamente coniugare il suo entusiasmo con il rispetto per la tradizione: porta ancora a piedi i suoi capi da Campofontana a Malga Coe di Ala, un tragitto lunghissimo di transumanza che ancora pochissimi accettano di fare: «Lavorare e vivere in Lessinia significa fare un bagno nell’essenzialità della vita, della natura e delle cose» è la sua filosofia di vita. Con loro si sono sottoposti al rito dell’investitura, di cui è stato gran cerimoniere il presidente del Bim Adige Franco Rancan, il veterinario Antonio Scungio, che da un paio di anni assiste gli allevatori della Lessinia nella prevenzione dei danni da lupo; Daniele Lonardi, presidente dei cerasicoltori di Marano di Valpolicella, imprenditore agricolo, soccorritore e volontario antincendio, e Renzo Stander, allevatore di Velo che da quasi 60 anni cura con passione e professionalità il proprio bestiame. «Sono vent’anni che frequento questa festa», ha esordito Claudio Melotti, il sindaco di Bosco Chiesanuova, facendo gli onori di casa ai tanti amministratori saliti a Podestaria, «anni trascorsi con alterne fortune in un comparto come quello agricolo particolarmente sofferente. Forse non siamo stati sufficientemente bravi a dotare la montagna alta di quelle infrastrutture che sarebbero state necessarie ma ci sono buone speranze di far meglio con il progetto di area vasta che vedrà arrivare acqua e luce nelle malghe di Bosco, Erbezzo e Sant’Anna d'Alfaedo», ha promesso, dopo aver letto la lettera di saluto del governatore Luca Zaia con la quale si scusava per non essere presente ed elogiava la Lessinia e i suoi allevatori per la cura del territorio e delle sue tradizioni. Marco Cappelletti, neo sindaco di Selva di Progno è stato invitato, come ultimo arrivato, a parlare a nome di tutti i sindaci presenti: «Per me è un ritorno a casa nel Parco e nella Comunità montana: mi impegno a portare avanti una battaglia per aiutare tutti quanti lavorano in montagna», ha detto. Nuovo di Podestaria anche il presidente della Provincia Manuel Scalzotto, che ha ringraziato per l’invito e promesso di non mancare anche per le prossime occasioni: «Sono consapevole che ci sono problemi con i cinghiali, con i lupi e infrastrutturali e un po’ anche con la polizia provinciale: non vi faccio nessuna promessa, ma ho cominciato a lavorarci per arrivare a una soluzione. Sono di famiglia di tradizioni agricole e mi sento a mio agio in questo ambiente». Stefano Valdegamberi, presente con il consigliere regionale Enrico Corsi, non ha mancato di strappare applausi a scena aperta accusando l'ambientalismo di essere il primo nemico dell’ambiente, «Perché non è così che si aiuta la montagna. Stiamo uniti e non demoralizziamoci», ha esortato. Il direttore del Parco Diego Lonardoni ha auspicato che alla festa del prossimo anno possa prendere la parola anche il presidente del Parco che manca ormai da troppi anni. Per l'esposizione dei bovini promossa da Coldiretti e Arav, l'associazione regionale degli allevatori, sono saliti sul podio al primo posto Lucia e Marcello Brunelli, seguiti da Loris Scardoni e terzi a pari merito Simone Composta e Ivano Brunelli per la somma di punti dei migliori capi di diverse razze. Un premio per la miglior vacca per ogni razza presentata è stato assegnato a Simone Composta per la Frisona, Francesco Gaspari per la Bruna e Ivano Brunelli per la Pezzata Rossa. •

Vittorio Zambaldo

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