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Cime di Lavaredo Alpini e Fanti al cippo «sacro»

Onori Alpini e fanti al cippo «Tre Cime di Lavaredo»
Onori Alpini e fanti al cippo «Tre Cime di Lavaredo»
Onori Alpini e fanti al cippo «Tre Cime di Lavaredo»
Onori Alpini e fanti al cippo «Tre Cime di Lavaredo»

Alpini e fanti sull’attenti al suono della tromba per rendere onore al cippo «Tre cime di Lavaredo», nel 40° dell’inaugurazione che avvenne il 19 settembre 1982. L’insolito gemellaggio fra le due associazioni d’Arma fu un evento allora, quando la richiesta era dare decoro e rispettabilità al sacro colle di San Antonio con la posa di un cippo all’imbocco dei due sentieri. E lo è tutt’oggi che perdura e di cui possono andare fieri. All’epoca i volontari delle due associazioni accolsero l’invito e individuarono nelle cave di Campofontana un grosso blocco di marmo il cui profilo ricorda la bellezza delle Tre Cime di Lavaredo e anche la Grande guerra. Targhe affisse alla base ricordano i festeggiamenti avvenuti negli anni ottanta e nel trentennale, occasioni per riunire le due associazioni. «Alpini e fanti hanno nel cuore la storia del nostro tempo e le tradizioni», ha detto domenica il sindaco Stefano Presa, «e nel nostro territorio sono esempio di dedizione nel volontariato. A loro il nostro grazie e anche all’associazione Sant’Antonio che ha collaborato a sistemare i sentieri e a coloro che hanno contribuito economicamente». I due sentieri, della Via Crucis e della Via Matris, che abbracciano il colle, furono realizzati tre anni dopo, nel 1985, e recentemente dotati dui una nuova staccionata. «C’è ancora spirito patrio e amore per il territorio in questa valle che ricorda la Seconda guerra mondiale e questo gemellaggio ne è un esempio», ha detto nel suo intervento Giuliano Danieli vicepresidente nazionale dell’associazione Fanti: «A volte ci sono gelosie che non dovrebbero esserci. Noi siamo tutti "esercito", non dobbiamo dimenticarlo e insieme possiamo dare una svolta a questa nostra Italia in cui le associazioni sono importantissime». Ha poi aggiunto: «Insieme si sta portando avanti il valore della festa nazionale del 4 novembre e puntiamo che torni nuovamente Festa nazionale». Quindi l’appello a «non dimenticare i nostri Caduti che hanno combattuto per la libertà!». Per loro un minuto di silenzio e riflessione. La cerimonia si è conclusa con la messa nella chiesetta di Sant’Antonio. •. M.G.

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