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A Roverè

Cancellato nel 1922
Il nome del disertore
viene «riabilitato»

Il disertore torna sul monumento (Zambaldo)

Il nome del disertore Alessandro Anderloni torna sul monumento ai Caduti di Roverè. Nell’opera di restauro avviata dal gruppo Alpini in collaborazione con i volontari e con il contributo dell’amministrazione comunale, lo scultore Luigi Scardoni ha potuto inserire quel nome che era stato scalpellato da una squadra di fascisti saliti da Verona una sera d’agosto del 1922, ma è stato ripristinato dove la popolazione lo aveva sempre voluto.

Anderloni a cui l’omonimo regista di Velo aveva dedicato nel 2009 uno dei sui drammi interpretati da Le Falìe, era nato a Velo il 1 settembre 1881, inviato in zona di guerra, lasciando a casa la figlioletta Onesta di appena quattro anni, orfana della madre e affidata alle cure di alcuni parenti. Si era imboscato per tornare a vederla e stare con lei, ma intercettato dopo cinque mesi di assenza dal fronte, era stato colpito a morte da un colpo di rivoltella sparato dai carabinieri che erano andati ad arrestarlo.

Su progetto dell’architetto Antonio Trevisani sono cominciati i lavori che verranno inaugurati il prossimo autunno, con la pulizia del monumento, una nuova cancellata realizzata dal maestro del ferro battuto Enrico Faccio e il ripristino di alcuni nomi di Caduti dimenticati, riscoperti grazie alle ricerche di Dario Graziani e di Anselmo Aganetti.

Vittorio Zambaldo

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