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Camposilvano, come si viveva nell’età del Bronzo

Il museo  di Camposilvano
Il museo di Camposilvano
Il museo  di Camposilvano
Il museo di Camposilvano

A causa delle condizioni atmosferiche avverse, era stata rinviata a questa domenica l’ultima lezione del laboratorio di archeologia sperimentale proposta dall’ateneo veronese in conclusione del corso di Preistoria e Protostoria in calendario domenica scorsa al Museo Geopaleontologico di Camposilvano. Infatti, anche nei giorni precedenti il laboratorio, le condizioni meteo devono esser ottime perché la cottura e formatura avviene in terra cruda e all’aperto la pioggia potrebbe vanificare il lavoro preparatorio alla fusione. La lezione di dopodomani è riservata agli studenti universitari che seguono il corso della docente di Scienze dell’antichità Mara Gioia Migliavacca, ma vi potrà assistere anche il pubblico, in particolare nell’ambientazione esterna che ricostruisce la vita in un villaggio dell’età del Bronzo, messa in scena dall’associazione Suliis as Torc di Vicenza. La giornata, a partire dalle 10, si dividerà in due momenti: il primo «Nella bottega di Efesto: il bronzo» dove gli studenti potranno osservare la fusione del bronzo, colatura in matrice e nozioni di rifornitura del prodotto, e un secondo, «Fabbri delle Alpi orientali: il ferro», con una dimostrazione del processo di battitura del ferro e realizzazione di un manufatto legato alla Cultura di Fritzens-Sanzeno. L’iniziativa dell’Università di Verona è un primo approccio per una futura collaborazione tra il dipartimento di Culture e civiltà, diretto dal professor Arnaldo Soldani, e i laboratori integrati di cui è direttore il professor Valerio Terraroli con le istituzioni presenti sul territorio come il Museo Geopaleontologico di Camposilvano ma anche le scuole dei paesi vicini per essere coinvolte in laboratori studiati su misura. Fino alle 18 sarà aperto anche il museo con le sue preziose collezioni fossili di ammoniti, i reperti di Ursus spelaeus, l’orso delle caverne, trovati nei vicini Covoli di Velo con i quali è stato possibile ricostruire l’intera figura di questo possente mammifero e le orme di dinosauro, recuperate alla Balla Lasta, nell’alta Valle di Revolto, con la ricostruzione, in legno di cirmolo e abete e in dimensioni reali, del dinosauro Kayentapus che le ha lasciate. •. V.Z.

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