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«Amo la Lessinia, non potevo lasciarla»

Da sinistra Giulia Scardoni, Daniela Lavarini, Sara Contin e Laura Giacopuzzi
Da sinistra Giulia Scardoni, Daniela Lavarini, Sara Contin e Laura Giacopuzzi
Da sinistra Giulia Scardoni, Daniela Lavarini, Sara Contin e Laura Giacopuzzi
Da sinistra Giulia Scardoni, Daniela Lavarini, Sara Contin e Laura Giacopuzzi

«Voglio rimanere in Lessinia: una scelta di rispetto per questo territorio che tanto amo e per i miei genitori che tanto hanno sudato per conservare quella loro proprietà agricola». Parola di Laura Giacopuzzi, una delle quattro voci femminili che hanno animato il dibattito a Sant’ Anna d’Alfaedo organizzato da Coldiretti, Pro loco e Bim Adige (Bacino imbrifero montano) «Un viaggio nelle realtà e nelle potenzialità turistico-culturali della Lessinia». Dopo il saluto del sindaco, Raffaello Campostrini, e di Daniele Marconi, presidente della Coldiretti locale, il moderatore Giuliano Menegazzi, coordinatore del Progetto paesaggio alti pascoli della Lessinia, ha dato la parola a Ivana Turci e Simona Rosotti che hanno elencato le norme da seguire per avviare attività diversificate in agricoltura. Quindi le testimonianze: oltre a Giacopuzzi (azienda agricola e agriturismo Le Coste), hanno parlato della propria esperienza Sara Contin (azienda agricola Giacopuzzi), Giulia Scardoni ( agribirrifico Laorno) e Daniela Lavarini (agriturismo El Bocalor), tutte titolari di aziende che operano in Lessinia nel settore agrituristico e del turismo rurale, quotidianamente alle prese con le problematiche e criticità ma che non scoraggiano la loro attività. Giacopuzzi, insieme al fratello, oltre a gestire un'azienda agricola, ha dato vita ad un agriturismo con l'intento di impegnare e tenere unita tutta la famiglia: «Lo scopo è stato duplice. Non abbandonare un ricordo familiare e gettare le basi per un futuro. Un passo decisivo è stato la trasformazione di una parte della raccolta del latte in formaggio». La speranza di Daniela Lavarini è una sinergia tra i vari operatori turistici e che vengano incrementati i servizi sul territorio, pur consapevole però che non è semplice visto tutti gli ostacoli che si incontrano nel concludere idee e progetti. «Sarebbe necessario anche un incentivo alla costante manutenzione e cura del territorio, con un incremento dei sentieri percorribili a piedi o in bici, visto che le generazioni passate li usavano non per svago ma per i collegamenti». Sara Contin si è detta fiduciosa e per il futuro si augura che gli operatori agrituristici e tutti gli abitanti in generale di Sant'Anna e della Lessinia riescano a collaborare per un offerta turistica ricca e competitiva. «E allo stesso tempo mi auguro che i turisti e gli amanti della montagna possano scoprire queste piccole realtà rurali con curiosità e soprattutto con rispetto; rispetto dei tempi della natura e dell'allevamento. Dobbiamo ricordare che un agriturismo non è un ristorante e che non può e non deve offrire gli stessi servizi, e che ci dev'essere comprensione ed elasticità sia da parte nostra che dei clienti». Giulia Scardoni ha puntualizzato che la serata di Sant’Anna d’Alfaedo è stata molto importante: «Ho potuto ascoltare esperienze diverse ma sempre legate alla mia scelta professionale. Mi è piaciuto conoscere da vicino realtà imprenditoriali femminili, decise, toste e coraggiose. Realtà di alcune donne che vogliono dare un senso e continuità alle loro scelte in cui credono molto». •

Renzo Cappelletti

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