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Gli effetti del coronavirus

Allevatori in Lessinia fra orgoglio e paura: «Il latte rischia di restare in stalla»

Gli effetti del coronavirus
Vacche in Lessinia
Vacche in Lessinia
Vacche in Lessinia
Vacche in Lessinia

Il latte della Lessinia corre il rischio di restare in stalla. Lo confessa sottovoce Daniele Marconi, da Sant’Anna d’Alfaedo, che ogni giorno dopo aver munto il latte dalle mucche nella sua azienda, spera di vedere arrivare il camion per la sua raccolta.

È una sua preoccupazione ma anche di tanti altri allevatori della sua zona. «Già succede nella vicina Lombardia», continua Marconi, neo consigliere comunale e presidente degli allevatori locali, «me lo hanno riferito alcuni colleghi di Lodi con cui da tempo sono in contatto».

 

E spiega che la causa di tutto questo è da addebitarsi alla chiusura di ristoranti, alberghi ,che privati dai clienti per norme restrittive ha portato ad un crollo del mercato dei prodotti lattiero e caseari freschi, a cui seguire l’ipotesi di uno stop da parte dei caseifici specializzati alla loro trasformazione e distribuzione . «Se questo dovesse succedere anche dalle mie parti», continua Marconi, «il rischio sarà doppio.Noi produttori saremmo costretti per necessità a vendere il latte a quote inferiori, con la conseguenza di un calo sul nostri introiti. E sarà un aspetto negativo anche per i consumatori, che si dovranno accontentare di prodotti esteri . Spero tanto che la situazione migliori al più presto. Io intanto continuo sempre il mio lavoro. Mi alzo ogni mattina alle 5, per recarmi alla mia stalla zona Guaite, un paio di kilometri da dove abito con la mia famiglia. Dopo la mungitura , inizio le rituali pulizie e provvedo al ripristino del fieno e di acqua nelle mangiatoie. Al termine mi sposto nella frazione di Cona, nella stalla ereditata dai miei genitori per aiutare mia madre ancora attiva. Quando non sono impegnato con le mucche ,mi occupo della concimazione dei miei pascoli, controllo i recinti di legno, sfoltisco le siepi...».

Tutte giornate uguali, intense per coloro che hanno scelto questo lavoro. «Quello che ho scelto di fare, che mi piace e spero ancora di poterlo continuare. Certo che il coronavirus mi fa rimpiangere le tante serate in compagnia con gli amici a cui regalavo note allegre con la mia fisarmonica. Quei periodi torneranno». 

 

Video: la festa degli allevatori della Lessinia di luglio

I produttori della Lessinia

Renzo Cappelletti

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