Lo spunto lo ha dato un ordine del giorno del Consiglio comunale in merito al servizio di trasporto scolastico che rischia di dover essere totalmente a carico delle famiglie per un parere espresso dalla Corte dei conti del Piemonte (vedi articolo a fianco). Ma la giunta e il Consiglio comunale di Bosco Chiesanuova non si sono limitati a votare all’unanimità la richiesta al governo di modificare il decreto legislativo e così consentire ai Comune di integrare le tariffe o coprire interamente i costi dello scuolabus: si sono spinti ben oltre, con un provvedimento che non ha precedenti nella nostra provincia. «In giunta abbiamo deciso non solo di sostenere i costi del trasporto scolastico interno, cioè degli scuolabus che fanno la spola fra le contrade e le frazioni per portare i bambini e i ragazzi nelle rispettive sedi scolastiche, ma abbiamo deciso anche di intervenire per sostenere i costi delle famiglie per gli abbonamenti dei bus Atv che trasportano i nostri ragazzi agli istituti superiori della città e di altri paesi della provincia», ha annunciato il sindaco Claudio Melotti. Grazie alla collaborazione con l’Azienda trasporti Verona (Atv) si è potuto calcolare che per quest’anno scolastico sono 190 i giovani di Bosco Chiesanuova che scendono e salgono tutti i giorni utilizzando i bus di linea per frequentare la scuola. A seconda di dove risiedono sul territorio comunale, i costi che le famiglie sostengono rientrano nella tariffa 4 (472 euro all’anno), o tariffa 5 (520 euro all’anno) per l’abbonamento scolastico fino a Verona, con possibilità di utilizzo dei bus urbani e di riduzioni del 15 e del 30 per cento per il secondo o terzo figlio che si serva dei mezzi pubblici nello stesso anno scolastico. «È una cifra importante per una famiglia e per chi ha due o tre figli in età scolastica è un esborso straordinario e abbiamo deciso come amministrazione di mettere a disposizione delle risorse in rapporto alla capacità contributiva della famiglia», precisa il sindaco Melotti. In pratica chi ha un reddito dichiarato fra zero e 15mila euro può ottenere un contributo fino al 40 per cento della spesa sostenuta per l’abbonamento dei figli in età scolastica. Per le famiglie che hanno un reddito fra 15.000,01 e 30mila il contributo è del 30 per cento della spesa sostenuta e per chi denuncia un reddito fra 30.000,01 e 40mila euro il contributo è pari al 20 per cento. Non c’è invece nessuna partecipazione alla spesa per chi supera i 40mila euro di reddito. Le famiglie che intendono usufruire del sostegno comunale devono presentare entro luglio 2020 la ricevuta del pagamento effettuata per l’anno scolastico 2019-’20. «Purtroppo siamo in ritardo ma non è stato possibile fare diversamente. Anzi ringrazio il personale del Comune che con questa iniziativa si dovrà sobbarcare un nuovo carico di lavoro che prevediamo non semplice quanto a carte e procedure burocratiche. All'inizio sarà un po’ macchinoso, ma poi la procedura si assesterà con degli automatismi per i prossimi anni che la renderanno più snella», assicura il primo cittadino. La spesa a carico del bilancio comunale dovrebbe essere per i 190 studenti di quest’anno di circa 30mila euro: «Un piccolo sforzo per il Comune, ma un grande aiuto per le famiglie e ritengo che questa sia una cosa estremamente positiva», ha concluso Melotti ricevendo il sostegno di tutti i consiglieri. •