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A Roma «Alti pascoli della Lessinia»

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Si è concluso dopo cinque anni il progetto finanziato dal Gal Baldo – Lessinia, finalizzato all’iscrizione degli «Alti pascoli della Lessinia» nel Registro nazionale dei paesaggi storici rurali. Il comitato promotore per l’iscrizione degli Alti pascoli della Lessinia al Registro nazionale dei paesaggi storici rurali ha inviato infatti ufficialmente il dossier di candidatura al ministero dell’Agricoltura, che ora lo sottoporrà alla commissione esaminatrice. Ad annunciarlo è Giuliano Menegazzi, coordinatore del progetto per gli Alti pascoli. Si conclude così un lungo percorso iniziato nel 2015. «Ricordo la presa di coscienza da parte del territorio», spiega Giuliano Menegazzi, «di un bene immateriale che per la Lessinia, può essere definito il suo patrimonio più prezioso: il paesaggio, frutto del lavoro di generazioni di montanari che, fino ai giorni nostri, si sono presi cura del territorio e dell’ambiente che lo contraddistingue, creando un paesaggio unico ed irripetibile». Soddisfazione viene espressa dal presidente del Gal Baldo - Lessinia, Ermanno Anselmi: «Abbiamo creduto fin da subito nella validità di questo progetto e abbiamo deciso di finanziarlo, soprattutto perché siamo stati sollecitati dai cittadini e da coloro che quei territori li abitano e li vivono. È una cosa fondamentale». «Abbiamo attivato un processo che era quello di lavorare tutti assieme, di fare comunità e sistema, mossi dal legame che abbiamo nei confronti del territorio», sottolinea Anselmi, «siamo riusciti in un’impresa grandiosa. Questo è un progetto su cui scommetterei ancora, perché ha aiutato il territorio a riflettere su sé stesso, il che non è affatto scontato». «Quello portato avanti dal progetto Alti pascoli», conclude il presidente del Gal, «è stato un lavoro che ci ha aiutati a maturare una maggiore consapevolezza del territorio. Mi congratulo con tutto il gruppo e speriamo di poter festeggiare al più presto il risultato, ovvero l'iscrizione». Se per l’iscrizione degli Alti pascoli nel Registro nazionale dei paesaggi storici rurali occorrerà aspettare la commissione esaminatrice, si può dire che l'iniziativa abbia già raggiunto un traguardo: quello di aver costruito intorno al patrimonio della Lessinia un comitato composto da amministrazioni comunali, associazioni e consorzi, divisi su tre province (Verona, Vicenza e Trento) e due regioni (Veneto e Trentino Alto Adige), con l’intento di salvaguardare e promuovere il territorio e le attività che lo custodiscono. Grazie al lavoro per preparare il dossier di candidatura, si è formato un team di tecnici ed esperti che ha saputo analizzare, come forse non era mai accaduto, il nostro territorio, fornendo dati importanti e che torneranno utili in futuro. Un’analisi multidisciplinare, che ha fotografato lo stato dell’arte del paesaggio e delle attività economiche, identificando scenari di sviluppo che andranno attentamente valutati, per poter sempre meglio amministrare un paesaggio ricco di valori, ma anche di vulnerabilità. «Guardiamo con fiducia al futuro e alle decisioni della commissione ministeriale, certi che il lavoro fatto saprà dare i frutti sperati», conclude Giuliano Menegazzi, «alla luce anche del duro momento che stiamo attraversando, a causa della pandemia che ci ha fatto capire ancora di più la valenza di avere a disposizione grandi spazi aperti e incontaminati. Da questa dura esperienza, abbiamo preso ancora di più coscienza del grande patrimonio a nostra disposizione. Questa sarà la sfida più importante per garantirne un futuro». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Vittorio Zambaldo

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