Ancora insieme gli alpini di Verona e Trento, a quel Passo Fittanze che fino a cent’anni fa era stato confine di stato, seconda linea della Grande guerra, ma da quasi cinquant’anni, da quando è onorato di un’area sacra con un monumento ai Caduti, è luogo annuale del più grande pellegrinaggio alpino nel Veronese.
Quest’anno la ricorrenza è stata particolarmente solennizzata dalla presenza dell’arcivescovo di Trento monsignor Lauro Tisi, per la prima volta presente alla cerimonia, che raduna centinaia di penne nere e simpatizzati per la messa di ricordo, l’alzabandiera e la deposizione di corono d’alloro alla pietra dedicata al milite ignoto. La sfilata, aperta dalla fanfara della Città di Ala è stata chiusa da quella di Sommacampagna, con in mezzo il grande tricolore sostenuto dalle braccia degli alpini e i vessilli sezionali, mentre centinaia di gagliardetti dei gruppi veronesi e trentini facevano da ala al loro passaggio.
La celebrazione si è conclusa con la recita della preghiera dell’alpino da parte di Bruno Doardo e il canto “Signore delle cime” del coro Ana “Amici della baita di Lugagnano” che ha anche accompagnato la liturgia. Poi è stata festa per tutti nei diversi appostamenti allestiti dai vari gruppi.