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lessinia

A Campofontana la tradizionale benedizione del sale sotto la neve

Nel giorno della festa di sant’Antonio Abate, protettore degli animali, sul sagrato innevato della chiesa
Campofontana, tradizionale benedizione del sale
Campofontana, tradizionale benedizione del sale
Campofontana, tradizionale benedizione del sale
Campofontana, tradizionale benedizione del sale

La neve, che ha ammantato di bianco la Lessinia orientale, non è stata d’ostacolo per gli allevatori che si sono dati appuntamento oggi, 17 gennaio, davanti alla parrocchiale di Campofontana.

Nel giorno della festa di sant’Antonio Abate, protettore degli animali, il sagrato innevato della chiesa della frazione a 1.200 metri di altitudine ha ospitato la santa benedizione del sale, che trae origine dal miracolo del risanamento dell'acqua, operato dal Profeta Eliseo.

Rito antico che si accompagna alla benedizione delle stalle, a protezione di una delle pratiche più antiche della montagna veronese e anche di chi porta avanti con impegno quest’attività. Protagonisti sono stati quanti operano negli allevamenti presenti tra Campofontana e San Bortolo delle Montagne, nel comune di Selva di Progno, e Bolca di Vestenanova: insieme, al termine della preghiera, si sono riuniti per un momento conviviale.

A trasferire questa consuetudine in quota, accolta con molto entusiasmo dagli allevatori che sperano d’ora in poi si rinnovi ogni anno, sono stati i parroci dell’unità pastorale delle Vestene, don Michele De Rossi e don Alessandro Scandola, che hanno voluto creare un’occasione di ritrovo tra persone che abitano in luoghi isolati e che dedicano la propria quotidianità al custodire Terra e all’allevamento come fonte di sostentamento e forma di custodia del Creato.

Marta Bicego

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