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ADOLESCENTI

L'uso scorretto
dei cellulari rende
i ragazzi smemorati

Lo smartphone? Nemico anche della memoria degli adolescenti
Lo smartphone? Nemico anche della memoria degli adolescenti
Lo smartphone? Nemico anche della memoria degli adolescenti
Lo smartphone? Nemico anche della memoria degli adolescenti

Smemorati per mancanza di sonno, distrazione, ma anche per scorretto uso dello smartphone. Secondo uno studio che ha preso in esame 700 adolescenti, i campi elettromagnetici dei telefoni cellulari potrebbero avere effetti sullo sviluppo della memoria, in particolare quella visiva. La rapida evoluzione delle tecnologie della comunicazione si accompagna ad un aumento dell’esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza nella nostra vita quotidiana. La fonte di esposizione più rilevante per il cervello è l’uso di un telefono cellulare vicino alla testa, argomento oggetto di numerosi studi, ma i cui risultati non hanno dato risposte univoche. Si inserisce in questo filone di ricerca lo studio condotto da ricercatori dell’Istituto tropicale e di sanità pubblica svizzero su 700 utenti di telefonia mobile di età compresa tra 12 e 17 anni. Attraverso test a computer si è notato che i ragazzi che nell’arco di un anno erano stati maggiormente esposti all’uso di cellulari mostravano un effetto negativo sullo sviluppo delle prestazioni della memoria visiva, che ha sede nell’emisfero destro del cervello, che è anche il lato dove in genere poggiamo il cellulare. Mentre l’invio di messaggi di testo, l’utilizzo di giochi o la navigazione in internet sono risultati causare solo un’esposizione marginale e non essere associati a particolari problemi di memoria. «I potenziali rischi per il cervello», dicono i ricercatori, «possono essere ridotti al minimo con le cuffie o l’altoparlante durante la chiamata, in particolare quando la qualità della rete è bassa». •

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