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Foto scattata da due escursionisti

L'orso del Baldo
si sveglia e fa un giro
Nell'orma la prova

Foto scattata da due escursionisti
L'impronta fotografata da due escursionisti
L'impronta fotografata da due escursionisti
L'impronta fotografata da due escursionisti
L'impronta fotografata da due escursionisti

Ha temporaneamente lasciato il suo letargo ed è uscito per un giro, probabilmente notturno, M19, l’orso che da due anni è segnalato sul Monte Baldo, fra le province di Trento e Verona. Ne hanno individuato le tracce inequivocabili due escursionisti di Desenzano (Brescia), che domenica scorsa sono saliti da Malga Valfredda verso il rifugio Fiori del Baldo, dove si sono poi fermati per pranzo.

 

«Erano probabilmente le 11.30, alla Bocchetta di Naole a 1.686 metri di quota, con mia moglie Federica stavamo camminando sul sentiero ghiacciato quando abbiamo scorto a pochi metri dal tracciato delle impronte», racconta Aurelio Boni. «La prima impressione è che fossero di un grosso cane, ma poi una volta vicini abbiamo notato che le dimensioni erano ben maggiori e con l’inconfondibile caratteristica delle unghie impresse nella neve».

 

Il letargo dura da novembre a fine febbraio ma ci sono tanti fattori che possono determinare dei brevi risvegli anche nel corso della stagione fredda: «In particolare quando ci sono giornate prolungate di temperature tiepide», conferma Anselmo Furlani, commissario della Polizia provinciale di Verona. 

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