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«Zaia non deve creare la casta dei cacciatori»

«Basta disparità fra i veneti: anche i cacciatori siano soggetti come tutti gli altri al rispetto delle regole vigenti nelle zone arancioni» È l’appello che il consigliere regionale del Partito democratico Andrea Zanoni lancia ai sette prefetti delle province venete dopo la circolare di venerdì del presidente Luca Zaia che secondo il consigliere violerebbe il Dpcm dello scorso 3 dicembre sulle misure di contrasto al Covid-19. «Il Veneto è zona arancione e non è ammissibile che le doppiette possano spostarsi liberamente al di fuori del Comune di residenza per andare a caccia. C’è un limite invece per tutti gli altri cittadini, a meno che non si tratti di comprovate esigenze lavorative, di studio, motivi di salute, situazione di necessità o per usufruire di servizi altrimenti non disponibili. Neppure con un grande sforzo di fantasia la caccia può rientrare nell’elenco», scrive Zanoni. «È una situazione di illegalità e trovo particolarmente grave che in un momento così difficile Zaia pensi ad una sorta di «casta» esente dalle restrizioni. È una disposizione che oltretutto sta mettendo in difficoltà gli addetti alla vigilanza e rischia di essere una trappola anche per i cacciatori, indotti a violare la legge rischiando le multe da 400 a 1.000 euro».

V.Z.

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