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Vigili del fuoco per quattordici comuni

Incendio  L’intervento dei vigili del fuoco per domare le fiamme in uno stabilimento industrialeA Roma  Da sinistra Raffaello Campostrini, Massimiliano Adamoli, Laura Lega, Gerardo Zantedeschi, Roberto Zorzi
Incendio L’intervento dei vigili del fuoco per domare le fiamme in uno stabilimento industrialeA Roma Da sinistra Raffaello Campostrini, Massimiliano Adamoli, Laura Lega, Gerardo Zantedeschi, Roberto Zorzi
Incendio  L’intervento dei vigili del fuoco per domare le fiamme in uno stabilimento industrialeA Roma  Da sinistra Raffaello Campostrini, Massimiliano Adamoli, Laura Lega, Gerardo Zantedeschi, Roberto Zorzi
Incendio L’intervento dei vigili del fuoco per domare le fiamme in uno stabilimento industrialeA Roma Da sinistra Raffaello Campostrini, Massimiliano Adamoli, Laura Lega, Gerardo Zantedeschi, Roberto Zorzi

Un distaccamento permanente dei vigili del fuoco nella parte nord ovest della provincia, a servizio di un’area di 300 chilometri quadrati popolata da circa 100mila persone, con zone industriali artigianali diffuse, campagne coltivate, boschi e tanti centri abitati. Lo chiedono a gran voce 14 Comuni della Valdadige, della Valpolicella fino a Bussolengo e dell’entroterra gardesano, uniti nell’intento di garantire tempi congrui nei soccorsi e mettere fine alla notevole distanza dal comando provinciale a Verona, nel quartiere di Borgo Roma, e dal distaccamento di Bardolino. I chilometri da percorrere per raggiungere molti centri di quest’area sono parecchi, da entrambi i punti di partenza, e le strade sono spesso molto trafficate. Un immobile a disposizione come sede provvisoria di un distaccamento per quest’area ci sarebbe già, a Volargne di Dolcè, di proprietà della Camera di Commercio di Verona e attualmente inutilizzato: è vicino alle principali vie di collegamento e adatto, eseguiti pochi interventi, a ospitare un nuovo nucleo di vigili del fuoco pronti a intervenire per incendi, incidenti stradali, episodi alluvionali o dissesti per maltempo. La richiesta I Comuni di Dolcè, Brentino Belluno, Affi, Rivoli, Cavaion, Pastrengo, Pescantina, Bussolengo, Negrar di Valpolicella, San Pietro in Cariano, Marano di Valpolicella, Fumane, Sant’Ambrogio di Valpolicella, Sant’Anna d’Alfaedo hanno deciso di fare squadra e coprire una volta per tutte il vuoto. I sindaci dei 14 Comuni ne stanno parlando da parecchio, della necessità di istituire un distaccamento per la zona: tra loro, con il comandante provinciale dei vigili del fuoco Luigi Giudice, con il prefetto Donato Cafagna, con il consigliere regionale Marco Andreoli di Negrar. Ora hanno allargato il cerchio sottoscrivendo una lettera con la richiesta formale al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. Inoltre, una delegazione formata da Massimiliano Adamoli per Dolcè, Raffaello Campostrini per Sant’Anna d’Alfaedo, Gerardo Zantedeschi per San Pietro in Cariano e Roberto Zorzi per Sant’Ambrogio si è recata il 6 luglio scorso a Roma, al ministero, dove ha incontrato il capo dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, Laura Lega. «La nostra proposta è stata ben accolta dal prefetto Lega, pur nella consapevolezza dei passaggi politici che saranno necessari per reperire il personale da inserire nel distaccamento», spiega Adamoli. «Per coprire un turno di 24 ore serve una trentina di professionisti. Organizzare turni giornalieri con personale volontario, come ci è stato prospettato da Lega per iniziare, non è semplice. Noi sindaci siamo a disposizione, comunque. L’obiettivo del distaccamento è fondamentale, anche alla luce di alcuni grossi incendi in zone marginali che l’anno scorso hanno creato non pochi problemi negli interventi». Punto strategico Per alcuni mesi gli amministratori locali hanno passato in rassegna capannoni ed edifici di ogni punto del territorio per capire se ce ne fossero di adatti alle esigenze operative dei vigili del fuoco. «Dopo un’attenta analisi e valutazione delle disponibilità abbiamo individuato, di concerto con la proprietaria Camera di Commercio, un immobile nella zona industriale di Volargne dove un tempo si trovava la videomarmoteca, in posizione baricentrica rispetto all’ area intercomunale», continua Adamoli. E c’è dell’altro che gioca a favore di questa ubicazione, lungo la statale del Brennero a 300 metri dallo snodo del Passaggio Napoleone e a poca distanza dal casello di Affi sulla A22. «L’area è densamente industrializzata, con circa 300 aziende operanti prevalentemente del settore lapideo, che utilizzano resine e altri materiali infiammabili impiegando duemila persone», spiega il sindaco di Dolcè. «Inoltre, lì vicino si trova un deposito di gas GPL, che rientra nella categoria delle industrie a rischio incidente rilevante, confinante tra l’altro con la linea ferroviaria del Brennero».•.

Camilla Madinelli

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