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Undici anatroccoli nati fuori stagione Al laghetto scatta la gara per nutrirli

Al laghetto che si trova nel parco adiacente a Casa Novarini, a San Giovanni Lupatoto, sono comparsi ben undici anatroccoli. I piccoli sono figli di due coppie di anatre che popolano la zona acquatica che si trova all’interno del parco erboso della zona di edilizia economica popolare del capoluogo. «Quello della nascita degli anatroccoli è un sogno che si è avverato», dice Mattia Stoppato, consigliere comunale con delega specifica del sindaco Attilio Gastaldello alla manutenzione del verde. «Dopo più di un anno di lavoro per rendere il laghetto più bello, pulito e vivo è arrivata la più bella delle sorprese: ben due nidiate di anatroccoli si sono schiuse nei giorni scorsi». Il consigliere, oltre a coordinare le operazioni di manutenzione del verde municipale svolte dagli operai comunali e dagli addetti delle ditte incaricate, dedica spesso una parte del suo tempo libero alla cura di piante e cespugli pubblici. Nel settembre dello scorso anno, con alcuni amici dell’associazione Cittadino Sicuro di Raldon, ha provveduto personalmente alla pulizia del laghetto della zona Peep. «In una mezza giornata di lavoro abbiamo liberato lo specchio d’acqua da alcune piante infestanti e abbiamo asportato i rifiuti che qualche maleducato aveva abbandonato», spiega il consigliere Stoppato. Tornando alla nascita delle «anarine», la notizia diffusa tramite le pagine locali di Facebook ha suscitato un coro di meraviglie. Si è mosso anche qualche esperto, come ad esempio Alberto Brunelli, ex capogruppo leghista in consiglio comunale. «Bellissima notizia ma nello stesso tempo un po’ preoccupante», ha commentato Brunelli. «Se le uova delle anatre si schiudono alle nostre latitudini in dicembre o gennaio, vuol dire che il clima è rovinosamente virato verso il caldo». «Le galline dei nostri nonni non hanno mai fatto uova tra ottobre e aprile», ha continuato Brunelli, appassionato faunista. «Per fare le uova o sono in un allevamento riscaldato con le lampade ad infrarossi o vivono in un condominio...». «La nascita di pullus di anatidi (pulcini di anatre, ndr) alle nostre latitudini in inverno è un evento eccezionale», ha sottolineato ancora Brunelli. «I cambiamenti climatici sono purtroppo in corso. Il prezzo di questi mutamenti qualcuno dovrà pagarlo e saranno probabilmente questi piccoli. Se guardate la storia, la natura vince sempre». Nella questione è intervenuto anche il vicesindaco Fulvio Sartori dicendo: «I volatili sono in mezzo alle case con gente che gli porta da mangiare a tutte le ore, non è esattamente uno stato selvatico». In effetti il laghetto con i suoi pesci, le tartarughe e le anatre è meta delle visite giornaliere di nonni e nipotini. Molti si sono preoccupati per il pericolo che può derivare agli anatroccoli dalle rigide temperature di questi giorni. «Sarebbe meglio che qualcuno si accertasse che i piccoli siano in un luogo ben riparato», hanno osservato in molti, manifestando timori per la sopravvivenza dei nuovi nati. «Sono riparati sotto le ali della madre in mezzo al canneto, nulla di meglio per delle anatre», ha precisato Stoppato per tranquillizzare tutti. Qualche altro ha rilevato che è assai insolito che le uova si schiudano a gennaio con una lettura «positiva». «È un caso da segnalare o forse una testimonianza del fatto che a San Giovanni Lupatoto si sta bene». Comunque Mattia Stoppato ha incassato le congratulazioni di molti cittadini per l’opera svolta al laghetto. «Complimenti al consigliere per aver ridato vita allo specchio d'acqua ma soprattutto per aver permesso a molti bambini e non, di godere di uno spettacolo del genere», ha commentato un cittadino. È intanto partita una iniziativa per procurare da mangiare alle piccole anatre, peraltro già alimentate dai volontari. •

Renzo Gastaldo

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