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Ultimo volo del Pellicano Dona due defibrillatori

In dono Don Daniele e  Lupo ricevono i defibrillatori da Bellesini al castello
In dono Don Daniele e Lupo ricevono i defibrillatori da Bellesini al castello
In dono Don Daniele e  Lupo ricevono i defibrillatori da Bellesini al castello
In dono Don Daniele e Lupo ricevono i defibrillatori da Bellesini al castello

Un ultimo passo di generosità. È quello compiuto dal gruppo podistico Il Pellicano di Villafranca che, giunto al termine della sua storia, ha deciso di devolvere i fondi di cassa in beneficenza, circa 3.400 euro. Ha così acquistato due defibrillatori e li ha consegnati uno all’Emporio della solidarietà, condotto dalle associazioni di assistenza coordinate dalla Caritas locale, e uno a Opero Silente che fornisce derrate alimentari alle famiglie in difficoltà fuori dal circuito di assistenza comunale. Il Pellicano ha anche lasciato un contributo al Centro di ascolto, alle parrocchie e ai frati cappuccini. I due strumenti salvavita sono stati consegnati ieri dal presidente del Pellicano, Beniamino Bellesini, al presidente della Caritas villafranchese, don Daniele Cottini, parroco del Duomo, e a Riccardo Lupo, presidente di Opero Silente. La consegna è avvenuta a coronamento della mattinata al castello che l’Unità pastorale di Villafranca ha dedicato alla chiusura delle attività parrocchiali con una messa e con la benedizione delle rose. Hanno partecipato scout, catechisti e volontari delle associazioni di assistenza della vicaria e delle parrocchie del duomo e di Madonna del popolo. Dopo la messa, chi ha voluto si è fermato per un risotto in compagnia. «Dopo 38 anni il nostro gruppo podistico è arrivato a fine corsa», racconta Bellesini. «Il nostro statuto prevedeva di donare in beneficenza eventuali fondi e abbiamo deciso di fare questa donazione». Si chiude anche un lungo capitolo di storia villafranchese con il Pellicano. «Ormai la trentina di soci ha una certa età e ci sono poche nuove leve che diano una mano nell’organizzazione delle corse». Nato da una costola dei donatori di sangue San Camillo - non a caso è stato scelto come nome e simbolo il Pellicano, icona universale del dono e dell’abnegazione verso l’altro - in un primo periodo il gruppo ha fatto riferimento, come sede, al bar Dolci, e poi alla baita degli alpini di via Della Speranza. Bellesini ne è stato presidente negli ultimi 18 anni. È anche volontario di Opero Silente che aveva necessità del defibrillatore: «Abbiamo un gruppo di soci che effettua operazioni di carico e scarico merci non più giovane», spiega il presidente Lupo. «Perciò abbiamo formato dei soci all’utilizzo del defibrillatore e abbiamo pensato di acquistarlo. Invece è arrivato questo prezioso regalo». •.

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