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San Martino Buon Albergo

Traffico e smog fuori controllo per le chiusure e i lavori in tangenziale, interviene il Prefetto

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San Martino Buon Albergo congestionato dal traffico (Pecora)
San Martino Buon Albergo congestionato dal traffico (Pecora)
San Martino Buon Albergo congestionato dal traffico (Pecora)
San Martino Buon Albergo congestionato dal traffico (Pecora)

Il traffico che stringe d’assedio San Martino Buon Albergo e le aree limitrofe è diventato una questione da affrontare anche per chi rappresenta il Governo nella nostra provincia. Il prefetto di Verona, Donato Cafagna, infatti, ha scritto a tutte le realtà che sono interessate da questo problema, sia perché ne sono in qualche modo la causa e sia perché lo subiscono o devono controllarlo, chiedendo che agiscano per limitare i disagi.

In risposta alla lettera che gli era stata inviata nei giorni scorsi dal sindaco sanmartinese, Franco De Santi, il titolare della Prefettura scaligera ha chiesto all’Autostrada Brescia-Padova di adottare tutte le misure necessarie per ridurre il traffico che ogni giorno si riversa nelle strade di San Martino ed ha demandato alle forze di polizia, in particolare alla Stradale, il compito di controllare che il passaggio dei mezzi pesanti avvenga in sicurezza e nel rispetto delle norme anti-inquinamento. Di pari passo, Cafagna ha chiesto all’Arpav di tenere monitorato l’inquinamento dell’aria nel territorio urbano di San Martino. Tutto questo sollecitando ogni parte coinvolta a dare la propria disponibilità a partecipare ad un possibile confronto sul tema.

 

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La questione traffico era stata nei giorni scorsi al centro anche di un pesante intervento del sindaco De Santi. Il quale lamentava la mancanza di coinvolgimento delle amministrazioni locali nelle decisioni all’origine delle lunghe code di veicoli che si verificano quasi tutti i giorni, specialmente al mattino e nella seconda parte del pomeriggio, nelle vie che attraversano la cittadina, lungo la direttrice che congiunge l’Est della provincia con la città. A causare questa situazione è stata, innanzitutto, la chiusura degli svincoli di Vago di Lavagno della Tangenziale sud di Verona, sia in entrata che in uscita, per i lavori di costruzione della corsia d'emergenza sull'A4 ed il raddoppio della sezione stradale della tangenziale stessa. Una situazione iniziata nel dicembre del 2020, e che dovrebbe continuare per almeno un altro anno e mezzo, con l’effetto di provocare, sin dall’inizio, un incremento del numero di veicoli che attraversano San Martino. Veicoli che trovano nell’attraversamento del paese la via alternativa più immediata alla tangenziale.

Tale incremento, nelle ultime settimane, è diventato ancora più evidente. Tanto che le proteste per le code e la conseguente presenza di gas di scarico nell’aria sono ormai all’ordine del giorno. Anche perché da un paio di settimane la situazione si è aggravata in seguito alla riduzione da due ad una corsia di un tratto della Tangenziale Sud, verso San Michele Extra, conseguente a lavori di posa di un nuovo guard rail.

«Ringrazio sicuramente il Prefetto per il suo intervento, ma continuo a rimanere in attesa della risposta che fornirà la società autostradale», afferma ora De Santi. Il quale nei riguardi della Brescia-Padova non è da tempo per nulla tenero. Soprattutto da quando, in risposta ai dati presentati dal Comune la scorsa estate che parlavano di un aumento del traffico pari al 50%, la società ha replicato con uno studio che citava un incremento limitato ad appena il 2%. Che la situazione per chi vive e deve muoversi a San Martino sia peggiorata sembrerebbero attestarlo sia le iniziative volte a chiedere interventi, che arrivano in forma di istanza da forze politiche e comitati ed in foggia di invettiva da tanti cittadini, sia alcune verifiche empiriche sull’inquinamento dell’atmosfera effettuate da privati. Non è evidentemente un caso, quindi, che nell’ultimo consiglio comunale il primo cittadino abbia letto un documento, poi riportato anche sulla pagina Facebook del municipio, nel quale si ripercorre la cronistoria dei lavori riguardanti la tangenziale e delle iniziative attuate dalle amministrazioni locali per cercare di limitarne gli effetti. Amministrazioni che hanno saputo 20 giorni prima che gli svincoli di Vago sarebbero stati chiusi e che poi hanno proposto iniziative e soluzioni rimaste però senza risposta.

Luca Fiorin

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