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Si è spento Zecchini, volontario del santuario

Il chiostro del santuario
Il chiostro del santuario
Il chiostro del santuario
Il chiostro del santuario

È morto Gerardo Zecchini, alpino, che per molti anni è stato volontario al santuario della Madonna del perpetuo soccorso dei Padri Redentoristi di Bussolengo. «Gerardo», ricorda la poetessa Noemi Girelli, «è stato un alpino prima di tutto, poi collaboratore e amico affezionato dei Missionari Redentoristi di Bussolengo, una persona nota e amata da tutti. Gerardo Zecchini era sempre in prima fila per un servizio nascosto, silenzioso e umile, presente ovunque, nonostante un male che da anni lo tormentava, ma che non gli ha mai tolto il sorriso». Gerardo era uno dei molti volontari che si impegnano quotidianamente nei lavori di mantenimento delle strutture del santuario. Conclude Girelli: «Lo ricordiamo sempre con scopa, rastrello e zappetta tra le mani, intento a estirpare le erbacce dai vialetti e aiuole della sede degli alpini o del convento, sempre con i sacchi della spazzatura da portare in discarica, assieme all'amico Lorenzo Morbioli. I pomeriggi, le sere, le mattine d'estate, berrettino in testa, lo trovavi seduto su un secchio rovesciato, a togliere radici, a ripulire ogni angolo del piazzale per poi dare l'acqua ai fiori. Quanto lavoro per mesi e anni senza calcolo! Adesso è difficile trovare qualcuno che lo possa sostituire. Speriamo che dal cielo lanci il suo berrettino e qualcuno lo possa indossare per lui». Aggiunge il capogruppo degli alpini di Bussolengo, Fabrizio Fiumini: «Gerardo Zecchini non è mai stato nelle prime file, preferendo rimanere nelle retrovie. Ma la sua opera preziosa e silenziosa per molti anni ha dato un contributo indispensabile al gruppo. Era una delle colonne portanti di noi penne nere di Bussolengo». Come si dice di un alpino che non c’è più, è andato avanti.

L.C.

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