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«Rifiuti, la Tari è a rischio aumenti»

Il municipio di San Giovanni:  nel prossimo Consiglio la Tari sarà probabilmente argomento scottante
Il municipio di San Giovanni: nel prossimo Consiglio la Tari sarà probabilmente argomento scottante
Il municipio di San Giovanni:  nel prossimo Consiglio la Tari sarà probabilmente argomento scottante
Il municipio di San Giovanni: nel prossimo Consiglio la Tari sarà probabilmente argomento scottante

Roberto Bianchini, consigliere comunale M5s, mette le mani avanti in tema di tariffe future per la raccolta dei rifiuti solidi urbani. «Tra alcuni mesi finirà quello che io chiamo l’anno di armistizio, che è servito per un passaggio indolore della gestione del servizio di raccolta delle immondizie», dice il consigliere di opposizione aprendo un tema destinato a diventare caldo. «Dalla responsabilità di Sgl Multiservizi, che lo effettuava per mezzo di Amia, si passerà ad Esa-Com, società alla quale l’amministrazione comunale ha deciso affidarsi per il futuro». «Non vorrei che questo passaggio comportasse automaticamente un aumento di spesa per i circa 11mila utenti del servizio di San Giovanni Lupatoto», aggiunge Bianchini. «Non credo che l’amministrazione comunale abbia deciso il cambiamento per far spendere di più ai contribuenti locali. Quindi mi aspetto da Esa-Com, allo stesso costo o se possibile a un costo più basso, un servizio come quello fornito da Sgl Multiservizi». Bianchini si è mosso su segnalazione di un conoscente residente in un altro comune che, dal gennaio 2019, si avvale della gestione Esa-Com. «Esa-Com ha inviato all’utente, che ha un servizio di tipo domestico, una bolletta per il primo semestre di 221 euro e una successiva, per gli altri sei mesi, di 225 euro per un totale di 446 euro», riferisce il consigliere comunale. Sempre stando a quanto riferisce Bianchini, il gestore precedente, per l’anno 2018 aveva notificato un conto complessivo di 387 euro. Di qui la preoccupazione. «Emerge un aumento di costi di 59 euro, pari a circa il 13 per cento», sottolinea il consigliere di opposizione. Ma non è tutto. «Il servizio è poi vincolato a un ulteriore parametro», aggiunge Bianchini. «È il numero di conferimenti eccedenti esclusi dalla tariffa base. Questui, per le utenze domestiche e non domestiche per il rifiuto secco non riciclabile e per il rifiuto organico, rilevati grazie a un chip, saranno fatturati a parte se sforeranno i seguenti valori: per un componente 60 raccolte l’anno, per due componenti 65 raccolte l’anno, che salgono per tre componenti a 68, per quattro a 73, per cinque a 75, per sei a 80 e per i nuclei maggiori di sei persone a 70 raccolte l’anno. Chiedo al sindaco se pure a San Giovanni Lupatoto ci saranno questi due aumenti». Il punto, secondo Bianchini, è che nel 2018 nessuno, in fase di discussione in Consiglio della delibera, si è preoccupato dei costi del servizio. «Ho chiesto al sindaco Gastaldello di rispondere nella sede pubblica del Consiglio. Ciò è motivato dal fatto che al tempo non ci si è mai soffermato sui costi, anzi, si è cercato di far passare la scelta come un bene per San Giovanni Lupatoto basandosi proprio sul risparmio per il contribuente. Tutto da dimostrare», afferma il consigliere. Bianchini nella sua mozione pone una serie di altri interrogativi sul servizio di raccolta dei rifiuti e sui suoi aspetti finanziari. «Chiedo per esempio se la Tari è soggetta ad aumenti proporzionati alle scelte di Esa-Com sui futuri investimenti sia per acquisizione di macchinari e nuova tecnologia sia per la promozione». Ancora: «Se Esa-Com decidesse di procedere a investimenti importanti per la raccolta dei rifiuti in territorio lupatotino e il ricalcolo delle tariffe avesse un ricarico del 20 per cento, che strumenti avrebbe l’amministrazione per opporsi?Che strumenti di controllo ha il Comune?». «Si è previsto in caso di non adempimento di una sola miglioria una clausola di decadimento di questo affidamento? E se alle fine dei 30 anni, l’amministrazione non intendesse rinnovare l’affidamento a Esa-Com, le strumentazioni comprate dal gestore da Esa-Com (ma pagate dai contribuenti lupatotini) saranno di proprietà della società o torneranno all’amministrazione comunale?». •

Renzo Gastaldo

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