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Rientrano dal loro Paese: positivi

L’ingresso di un reparto di ospedale attrezzato per il ricovero di pazienti contagiati dal coronavirusIl sindaco Attilio Gastaldello: raccomanda l’uso della mascherina
L’ingresso di un reparto di ospedale attrezzato per il ricovero di pazienti contagiati dal coronavirusIl sindaco Attilio Gastaldello: raccomanda l’uso della mascherina
L’ingresso di un reparto di ospedale attrezzato per il ricovero di pazienti contagiati dal coronavirusIl sindaco Attilio Gastaldello: raccomanda l’uso della mascherina
L’ingresso di un reparto di ospedale attrezzato per il ricovero di pazienti contagiati dal coronavirusIl sindaco Attilio Gastaldello: raccomanda l’uso della mascherina

Il Coronavirus non molla la presa a San Giovanni Lupatoto. Ieri il sindaco del Comune confinante conVerona, Attilio Gastaldello, ha reso noto che quattro residenti sono stati contagiati e per un quinto, loro convivente, si aspetta a momenti che il problema si manifesti. «È una famiglia di residenti nel capoluogo di San Giovanni, contagiata dopo un viaggio all’estero nel Paese di origine», dice il primo cittadino. «La situazione è circoscritta e monitorata. Il virus, per fortuna, non origina a livello locale, ma bisogna usare ugualmente la massima prudenza. Per questo invito tutti alla scrupolosa osservanza delle regole e dei comportamenti prudenti, che debbono diventare un’abitudine in vista del prossimo autunno e della ripresa di tutte le attività, a partire da quelle scolastiche». «La comunità lupatotina», aggiunge Gastaldello, «ha risposto in modo eccellente all’ondata del virus di quest’inverno. Sono certo che ci sarà lo stesso impegno per debellarlo definitivamente». Da quanto il sindaco ha potuto apprendere dall’Ulss 9 (con i cui funzionari il Comune è in contatto costante), mercoledì scorso, dopo qualche giorno dal rientro dal viaggio, due componenti della famiglia hanno cominciato a sentirsi male, seguiti da altri due. Tutto lascia pensare che anche il quinto componete manifesterà a breve i medesimi sintomi. I cinque si sono recati di propria iniziativa dal medico che li ha immediatamente avviati al pronto soccorso dove è stata riscontrata la positività al Coronavirus. La famiglia è ora in isolamento domiciliare. Il sindaco ha definito la situazione come «circoscritta e monitorata». I termini non sono usati a caso. «Mi risulta che l’Ulss abbia immediatamente attivato i protocolli previsti per queste casistiche, che comprendono l’indagine su tutte le persone incontrate post rientro al fine di renderle edotte di quanto sta accadendo», riferisce il primo cittadino di San Giovanni Lupatoto. «I responsabili sanitari stanno seguendo giorno per giorno l’evoluzione del virus nelle persone contagiate e nel loro nucleo familiare». Il sindaco Gastaldello nei giorni scorsi aveva avvertito ripetutamente nei suoi messaggi via facebook circa il fatto che la guerra con il Covid-19 non poteva dirsi ancora definitivamente vinta. Il sindaco raccomandava prudenza e responsabilità. Il richiamo era sembrato molti un eccesso di prudenza. «Mi sono documentato e ho scoperto che nei due anni fra il 1918 e il 1920 la terribile influenza spagnola è ricomparsa ben quattro volte», spiega. «Quindi è ancora troppo presto per dichiarare vinto e debellato il confronto con il coronavirus. Il morbo nel mondo c’è ancora e anche qui da noi. Teniamo poi conto che ora siamo in pieno periodo estivo e chiediamoci cosa succederebbe se fossimo in inverno con le difese polmonari meno pronte». La battaglia, sottolinea, si vince soprattutto applicando in ogni occasione i corretti comportamenti. «L’elemento di protezione più importante è la mascherina che protegge sia la persona che la indossa sia coloro che la stessa persona incontra, dalla diffusione delle goccioline», insiste. «La mascherina è da portare sempre con sé e da indossare inderogabilmente ogni qualvolta viene meno il distanziamento o si incontra una persona. Anche chi va a camminare da solo sull’argine dell’ Adige deve evitare per quanto possibile le scie delle persone che corrono. Per non parlare poi degli assembramenti per l’aperitivo davanti agli esercizi pubblici e degli avvicinamenti tra persone per i saluti. Sono tutte cose assolutamente da evitare. Possono sembrare soluzioni e consigli banali ma sono accorgimenti che possono salvare la vita». •

Renzo Gastaldo

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