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Ricorso del Comune su Ca’ del Bue

L’impianto di Ca’ del Bue: l’Agsm ha intenzione di riconvertirlo per adattarlo alla produzione di biogasIl sindaco di San Giovanni Lupatoto, Attilio Gastaldello
L’impianto di Ca’ del Bue: l’Agsm ha intenzione di riconvertirlo per adattarlo alla produzione di biogasIl sindaco di San Giovanni Lupatoto, Attilio Gastaldello
L’impianto di Ca’ del Bue: l’Agsm ha intenzione di riconvertirlo per adattarlo alla produzione di biogasIl sindaco di San Giovanni Lupatoto, Attilio Gastaldello
L’impianto di Ca’ del Bue: l’Agsm ha intenzione di riconvertirlo per adattarlo alla produzione di biogasIl sindaco di San Giovanni Lupatoto, Attilio Gastaldello

Il Comune di San Giovanni Lupatoto presenterà ricorso al Tar contro il progetto di revamping dell’impianto di trattamento dei rifiuti di Ca’ del Bue proposto da Agsm. L’atto giudiziario verrà proposto entro il 29 settembre tramite un legale appositamente incaricato. Lo ha reso noto in consiglio comunale il sindaco Attilio Gastaldello. «Il progetto di revamping per Agsm è la prosecuzione di quanto esistente mentre per noi è un nuovo progetto il cui impatto su salute e ambiente va attentamente valutato», ha detto il sindaco. «Per questi motivi il nostro Comune nei mesi scorsi, d’intesa con Zevio e San Martino Buon Albergo, aveva chiesto alla Regione la valutazione di impatto ambientale, ma alla Via si è preferita la strada delle prescrizioni per controllare rumori e odori, una scelta per evitare i tempi lunghi di una valutazione di impatto ambientale che non avrebbe consentito all’Agsm di accedere alle agevolazioni per tale tipo di progetti - rendendo di fatto l’impianto economicamente non sostenibile -, cercando nel contempo di garantire i tre Comuni attraverso le prescrizioni che dovrebbero evitare ogni forma di inquinamento». «Ma», ha obiettato Gastaldello, «queste prescrizioni non offrono un garanzia assoluta che quanto richiesto dalla Regione in tema di controlli delle emissioni verrà effettivamente messo in pratica. Se non impugnassimo il provvedimento della Regione che ha negato la Via non avremmo uno strumento per dire che quell’impianto non doveva essere fatto. Sono certo che Agsm farà quanto prescritto, ma se questo non accadesse, e noi oggi non presentassimo ricorso, non potremmo successivamente difenderci. Per questo è importante in questo momento avanzare ricorso al Tar, che diventerà l’arma per dire che il Comune non è d’accordo nella prosecuzione del progetto, nel caso in cui ciò che ha chiesto la Regione non venisse attuato. Mi riferisco a studi, filtri e meccanismi vari». «Se gli studi e i chiarimenti richiesti, che testimoniano delle preoccupazioni della stessa Regione, saranno sufficientemente esaustivi e tali da essere comparabili a una valutazione di impatto ambientale, in quel caso valuteremo l’opportunità di abbandonare questo ricorso, che però al momento è il fattore su cui si basa la difesa del Comune», ha aggiunto il sindaco. Gastaldello ha poi informato che il Comune ha fatto effettuare una analisi dallo studio specializzato Terra che ha confermato i timori dell’ ente e ha fatto emergere come nel progetto Agsm non tutto sia chiaro. «Conseguentemente, in data 3 settembre, la giunta ha invitato gli uffici predisporre gli atti per presentare ricorso, che verrà proposto al Tar entro il 29 settembre. Questa sarà la nostra garanzia nei confronti di Agsm; diversamente le autorità giudiziarie interverranno», ha spiegato Gastaldello. «La Regione sa tutto ciò e con essa non c’è alcun contrasto. È peraltro condivisibile l’idea della dirigenza regionale di non fermare questo impianto, che, se fatto bene, è quello che serve per evitare di portare i rifiuti in discarica. Ma i cittadini lupatotini devono essere comunque garantiti dall’amministrazione». Gastaldello ha poi reso noto di essere stato contattato da un comitato di cittadini (nostro articolo di lunedì scorso) che supporta l’azione dell’amministrazione comunale. «Sarà un valido aiuto al Comune», ha detto il sindaco. «A breve continuerà il confronto con Agsm, che ci ha palesato tutte le intenzioni di adempiere alle prescrizioni, e con la Regione», ha concluso il sindaco. Il consigliere Roberto Bianchini, che aveva presentato una mozione sul tema attivando di fatto l’informativa del sindaco, ha chiesto di conoscere il nome del legale incaricato ma Gastaldello ha risposto che sarò reso ufficiale solo quando sarà ci sarà la determina firmata dal dirigente competente. •

Renzo Gastaldo

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