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Radiologie, ripartono le diagnosi

La nuova Tac arrivata al «Fracastoro» a febbraio di quest’anno
La nuova Tac arrivata al «Fracastoro» a febbraio di quest’anno
La nuova Tac arrivata al «Fracastoro» a febbraio di quest’anno
La nuova Tac arrivata al «Fracastoro» a febbraio di quest’anno

Nuovi strumenti diagnostici per i servizi radiologici dell’Ulss 9 Scaligera. L’ospedale di Villafranca, che continua ad avere anche pazienti Covid-19 e che ad essi riserva l’uso della propria Tac, entro il prossimo mese potrà contare su una seconda macchina per la tomografia assiale computerizzata. Ad annunciarlo è Roberto Cerini, direttore del dipartimento servizi del nosocomio. «A donare questo strumento è stato il comitato Verona vince (una realtà nata con lo scopo di raccogliere fondi a sostegno delle realtà sanitarie, ndr), il quale ci metterà a disposizione un macchinario di ultima generazione», dice Cerini. Il medico assicura che la nuova Tac entrerà in funzione entro fine di giugno e, subito dopo, arriverà anche una risonanza magnetica che completerà l’offerta diagnostica del servizio villafranchese. Da questa settimana al «Magalini» sono comunque ripartite radiologia, ecografia e senologia. «Per lo screening senologico, che è rimasto fermo in questi mesi, è previsto un piano di recupero con il rispetto dei programmi fissati entro la fine dell’anno», aggiunge il direttore. Novità anche per il servizio radiologico di Legnago. Giulio Cesaro, direttore dell’Unità operativa, riferisce che in questi giorni stanno arrivando due nuovi mammografi ed una sala angiografica. «Il Mater salutis è stato sinora una struttura mista, anche con pazienti Covid, e questo ha significato la creazione di percorsi diversi per chi doveva essere sottoposto ad esami», aggiunge Cesaro, il quale precisa che tutti i raggi al torace della pianura tuttora vengono effettuati a Legnago dove vengono garantiti, anche ad utenti esterni, tac, risonanze ed esami senologici. Ecografie e radiologia convenzionale, invece, vengono deviate su Nogara, Zevio e Bovolone. Novità di tipo operativo e formativo al «Fracastoro» di San Bonifacio dove è stato creato un sistema informatico che permette a medici ed operatori di essere informati subito se ci sono pazienti con Covid ed è stata quasi completata la fusione dei Ris, i sistemi informatici contenenti i dati clinici, con Villafranca. Cosa che, in prospettiva, verrà effettuata anche con Legnago, anche se rimane da superare lo scoglio dovuto al fatto che le ditte fornitrici del servizio sono diverse. «In questi primi giorni stiamo facendo esami a persone che si presentano con prescrizioni più appropriate di quanto avveniva in passato», sottolinea la dirigente Francesca Fornasa che spiega che nella unità operativa ha avviato un’attività formativa online per tecnici e medici. Da segnalare, per quanto riguarda la fase emergenziale che sembra essere in lento superamento, che gli psicologi dell’Ulss hanno finora seguito circa 120 operatori sanitari per aiutarli ad affrontare la paura di essere contagiati e di essere a loro volta veicolo di contagio per i propri familiari, e ora stanno affiancando molti di coloro che rientrano, non senza timore, dopo essere stati in quarantena perché positivi al coronavirus. Tutto questo mentre i servizi sociali dell’azienda hanno aperto un centro di ascolto telefonico dei cittadini. Infine, Pietro Girardi, direttore generale dell’Ulss, ha annunciato che nei prossimi giorni ci sarà la presentazione di un piano di emergenza che prevede la creazione di posti di terapia intensiva e semi intensiva, prima dell’autunno, nei tre ospedali della Scaligera, in collegamento con i pronto soccorso. •

Luca Fiorin

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