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Primi 11 arrivi nell’hub sul Monte Baldo

Hub  Persone fuggite dalla guerra in arrivo nel Veronese
Hub Persone fuggite dalla guerra in arrivo nel Veronese
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Hub Persone fuggite dalla guerra in arrivo nel Veronese

Sul Baldo sono arrivati i primi profughi: dieci donne e un bambino. Ieri alle 18,05 sono stati accolti nell’ abbraccio della Comunità Fortunata Gresner della Congregazione Suore della Compagnia di Maria a Ferrara di Monte Baldo. Come previsto da Luca Zaia, commissario delegato per l’emergenza Ucraina. «In ottemperanza all’ordinanza della Regione che prevede, rispetto a tale Comunità, gestita dalle Suore della Compagnia di Maria per l’Educazione delle sordomute, accoglieremo fino a un massimo di 150 profughi», esordiscono Carlo Nogara, direttore generale dell’Istituto Gresner di Verona, e suor Maria Luisa Santin, legale rappresentante della Congregazione. «È nostra intenzione aprire la struttura nel solco dell’opera apostolica, in particolare attuare, con l’aiuto e il sostegno dell’Istituto Gresner, un servizio di accoglienza, anche di diversamente abili, educativo e socio-assistenziale. «Ci rapportiamo», evidenziano, «con persone provenienti da una realtà difficilissima, provata da eventi bellici. Ora sono giunte le prime 11 persone. Stanno bene». Nella struttura sono attese mamme con bambini, anche in situazioni di disagio psico-fisico, alcuni con disabilità. «Ci teniamo a offrire un’accoglienza calda e familiare. Desideriamo percepiscano il nostro benvenuto come un abbraccio amorevole, affidabile. Il logo dell’Istituto», indicano, «richiama questo messaggio di inclusione». Ieri a Ferrara ad accogliere le prime donne le suore e la madre superiora generale suor Elisa. «A mano a mano che arriveranno un team di giovani professioniste si muoverà secondo il protocollo approntato proprio per accogliere gli ospiti e favorire la comunicazione», spiega Nogara. «Lo scambio tra ucraini e italiani sarà regolato dalle tabelle di Comunicazione aumentativa alternativa, pensate per favorire lo scambio comunicativo in più situazioni». Il materiale è corredato da simboli che presentano un significato chiaro e condiviso: disegni con le espressioni di uso più frequente per fare conversazione, ogni tabella presenta simboli e parole in doppia lingua per dire ad esempio vorrei... fare una doccia, leggere, dormire, telefonare... E anche ho caldo o freddo. Insomma per stare insieme al meglio capendosi subito. Il resto arriverà. Aggiungono Nogara e suor Maria Luisa: «Ringraziamo l’amministrazione di Ferrara, il sindaco Serena Cubico, per il supporto». Aggiunge Nicola Dell’Acqua, coordinatore dell’emergenza Ucraina per il Veneto: «Zaia ha aperto anche questa casa di accoglienza perché la Regione ha tale funzione di sussidiarietà nei confronti della Prefettura. Ringraziamo la Congregazione Suore della Compagnia di Maria, ente gestore della Istituto Gresner e della Casa di Ferrara di Monte Baldo».•.

Barbara Bertasi

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