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Ogni settimana 7.000 tamponi

Un momento della cerimonia svoltasi ieri sotto l’acqua in cui il Comune ha ringraziato il personale sanitario dell’ospedale Orlandi
Un momento della cerimonia svoltasi ieri sotto l’acqua in cui il Comune ha ringraziato il personale sanitario dell’ospedale Orlandi
Un momento della cerimonia svoltasi ieri sotto l’acqua in cui il Comune ha ringraziato il personale sanitario dell’ospedale Orlandi
Un momento della cerimonia svoltasi ieri sotto l’acqua in cui il Comune ha ringraziato il personale sanitario dell’ospedale Orlandi

Cerimonia di ringraziamento per medici, personale infermieristico e associazioni di volontariato che si sono adoperate durante il periodo della pandemia in favore della popolazione, nei reparti approntati all’Ospedale Orlandi. «Con questo momento comunitario», ha esordito l’assessore ai servizi sociali del Comune, Silvana Finetto, che ha promosso l’iniziativa, «vogliamo esprimere il nostro grazie ad un ospedale che ci ha fatto sentire ancor più comunità, a tutti quelli che hanno lavorato senza risparmio: medici, infermieri, personale di laboratorio, associazioni di volontariato e il direttore generale dell’Ulss 9 Pietro Girardi». Presente l’équipe medica con Matteo Frameglia, primario del pronto soccorso e Paolo Montresor, direttore medico dell’ospedale. «Abbiamo trovato», ha sottolineato quest’ultimo, «una notevole risposta nella popolazione. Tutti i collaboratori hanno dato il massimo di ciò che era umanamente possibile fare. Ora bisogna stare attenti a cosa succederà dopo l’estate, il vaccino non sarà immediato e bisogna continuare a mantenere distanziamento a e mascherine. Il personale è riuscito a recuperare in molti casi vita ed equilibrio sociale per le persone coinvolte nel Coronavirus, una volta ritornate alla normalità». Un autentico record per la dottoressa Marilia Visconti l’allestimento del laboratorio analisi per il Covid. «Siamo stati coinvolti in corsia anche noi», ha spiegato, «in prima fila per tutta la durata della pandemia». E aggiunge: «Il laboratorio è stato attivato in soli tre giorni, dal 17 al 19 marzo, grazie alla Protezione civile e agli Alpini che hanno trasferito tutto il materiale dall’ospedale Isola della Scala in uno slancio di solidarietà tra volontariato, medici e personale. Grazie veramente a tutti». «Una collaborazione speciale con tutto l’ospedale» ha sottolineato il dottor Nicolau Stylianos, «si è determinata per il reparto di psichiatria, un’area particolarmente sensibile». Dai sei ai settemila tamponi alla settimana, il massacrante lavoro preventivo svolto dall’Unità operativa di Pronto soccorso col dottor Giampaolo Battizzocco, che ha lavorato non solo per Bussolengo, ma per tutta l’Ulss 9. “È stata questa l’arma che ci ha resi vincenti, la diagnostica sierologica. Non dobbiamo abbassare la guardia proprio ora», ha concluso il medico, «per non vanificare gli enormi sforzi messi in campo da tutti». «Una sfida vinta tutti insieme», ha rimarcato Alessandro Ortombina presidente del Comitato della Croce Rossa di Verona. Gran finale con l’Inno d’Italia che ha costituito una degna colonna sonora per questo piccolo grande evento. «Un grazie di cuore a tutti» ha ribadito l’assessore Silvana Finetto. •

Lino Cattabianchi

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