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Nelle ex scuole arriverà il centro culturale

Il rendering del polo culturale alle ex scuole elementari Emilio Salgari
Il rendering del polo culturale alle ex scuole elementari Emilio Salgari
Il rendering del polo culturale alle ex scuole elementari Emilio Salgari
Il rendering del polo culturale alle ex scuole elementari Emilio Salgari

Nuova biblioteca, spazio per convegni, sala mostre e sede di attività giovanili di nuova imprenditorialità: è questo il futuro dell’edificio che a San Martino Buon Albergo era l’ex scuola Salgari e i cui lavori di ristrutturazione sono fermi da anni. Pochi giorni prima di Natale la giunta sanmartinese ha deliberato lo stanziamento di un ulteriore milione di euro per il completamento e approvato il progetto definitivo ed esecutivo per la realizzazione di un polo culturale. È l’ultimo passaggio dopo aver ottenuto i pareri positivi di Ulss 9, Vigili del fuoco e Soprintendenza, che ha posto la prescrizione di mantenere e restaurare i serramenti esterni come in originale per il vincolo monumentale che grava sull’edificio. La delibera di giunta dà il via all’iter per aprire il bando pubblico per l’assegnazione dei lavori dell’edificio, che lo trasformeranno nel polo culturale in cui troveranno posto l’attuale biblioteca comunale Don Lorenzo Milani, sacrificata negli attuali spazi di piazza del Popolo, le sedi delle associazioni e spazi di «coworking», cioè di lavoro condiviso. Il piano rialzato sarà quasi interamente riservato alla biblioteca, che vedrà aumentati la sua superficie e i servizi offerti ai cittadini. Ampio spazio sarà dedicato alla consultazione digitale dei cataloghi, a postazioni internet e a espositori per riviste in consultazione. Sullo stesso piano verrà realizzata un’aula per le prove musicali, ben isolata e con un comodo accesso che potrà essere utilizzata anche in orari serali. Al primo piano troverà posto un’aula studio della biblioteca e due aule polivalenti, che all’occorrenza avranno la possibilità di trasformarsi in una sala convegni da un centinaio di posti a sedere. Sullo stesso piano ci saranno spazi per le attività motorie, per le associazioni culturali, per l’Ufficio cultura e per esposizioni d’arte a carattere temporaneo o permanente. SU UNA NUOVA PIAZZA. L’area nord del primo piano verrà destinata a uno spazio di coworking, dove i giovani, impegnati in attività lavorative in proprio, saranno supportati dal Comune. Questo permetterà loro di abbattere i costi iniziali di un ufficio e i relativi servizi nell’avviamento dell’attività, una concessione che potrà avere la durata massima di due anni. Il polo culturale si affaccerà su una nuova piazza che diventerà un luogo centrale del territorio comunale e alla quale è destinato il nuovo finanziamento da un milione di euro, tutto derivato da fondi propri del Comune, in parte per la sistemazione dell’arredo urbano esterno, con traffico limitato ai residenti e isole pedonali e in parte per il completamento dell’arredamento interno dell’edificio. «È un progetto importante dal punto di vista economico ma soprattutto sociale», spiega Davide Brusco, assessore ai Lavori pubblici, «perché vogliamo che l’ex scuola torni ad essere un luogo vivo e di ritrovo per l’intera comunità sanmartinese e non uno spazio solo destinato ad uffici pubblici come era stato pensato nel progetto iniziale. Sarà luogo di incontro e confronto, di arte, cultura e lavoro. Inoltre, la struttura, che misura complessivamente mille metri quadrati, è in linea con le diverse prospettive in chiave di sostenibilità previste dalla nostra amministrazione: eliminazione delle barriere architettoniche; suddivisione in compartimenti separati per ottimizzare il consumo energetico; dotazione di pannelli solari per il risparmio energetico e la riduzione di emissioni nocive in atmosfera». IL PRIMO CITTADINO. «Siamo molto felici di ridare ai nostri concittadini la possibilità di riappropriarsi di questo luogo, che molti hanno vissuto nella propria infanzia come edificio scolastico», aggiunge il sindaco Franco De Santi, «grazie a un’operazione che mantiene fede all’impegno preso in campagna elettorale di trasformare spazi dismessi in edifici per la comunità. Inoltre, dedicare luoghi alla cultura, allo spazio condiviso, alle arti, permette ai nostri concittadini di vivere appieno il proprio Comune, stimolando, soprattutto nelle nuove generazioni, curiosità e interessi. Si tratta certamente di un investimento importante», conclude il primo cittadino di San Martino, «ma i fondi destinati nella cultura e nel ripristino del nostro patrimonio edilizio, sono assolutamente ben spesi». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Vittorio Zambaldo

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