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«Mi piace aiutare gli altri Questo mi fa stare bene»

Chiara Pellicciari
Chiara Pellicciari
Chiara Pellicciari
Chiara Pellicciari

Ha quasi 102 anni (li compirà il prossimo 4 maggio), è la più anziana della casa di riposo di corso della Vittoria a Legnago, ma la grinta e la vivacità con le quali questa signora vive ogni giorno sono da fare invidia a un giovane. Sembra proprio una forza della natura Chiara Pellicciari Bettini, con il suo viso straordinariamente liscio, una salute di ferro e un'ottima memoria.
A dispetto dell'età, vanta ancora un buon udito, è in grado di conversare con disinvoltura affrontando gli argomenti più diversi e cammina da sola, lanciandosi perfino in qualche passo di danza, la sua passione di sempre insieme alla musica. E a chi le chiede che effetto le fa essere un'ultracentenaria risponde candidamente di avere «ben altro cui pensare». «Perché dovrei perdere tempo a sentirmi anziana?», dice con una serenità unica, la signora Chiara. «A me importa solo aiutare le persone. Ho sempre rispettato tutti e continuo anche ora. Ogni giorno, per quello che posso, cerco di dare una mano agli altri. Perché quando si fa del bene, si sta meglio anche con se stessi. A farmi forza è il Signore. È sempre Lui che mi aiuta e che mi dà ancora la possibilità di sostenere gli altri».
Cuore e testa, dunque, ma anche grandi affetti familiari. «Non sarei come sono se non avessi sempre accanto la mia amata nipote Federica», riprende l'ultracentenaria. «Fino a tre anni fa vivevo con lei e mia nuora Miriam, altra persona straordinaria. Il nostro legame è unico: mi fa sentire bene e ancora utile. E poi ci sono le amiche. Ne ho tante, anche qui in casa di riposo. Vado d'accordo con tutte, non mi lamento mai e mi piace avere gente vicino. Ecco, forse è proprio stare in pace con gli altri che mi dà questa forza».
Se è vero che l'età va affrontata con carattere, è altrettanto vero però che la salute fa la sua parte. «Grazie al Signore sono sempre stata bene», riprende la signora Chiara, «ma un po' occorre aiutarsi. Ho sempre mangiato di tutto, anche se di qualità. E soprattutto mi sono impegnata a tenere occupata la testa. Il mio pensiero non si ferma mai. Prego, converso, ascolto musica sacra e dormo pochissimo». E.P.

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