<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
prenotazioni per pasqua

Garda da tutto esaurito: «Sul lago è come a Ferragosto. Siamo già in piena stagione»

Nelle strutture c’è già chi ha fissato l’albergo per ottobre per evitare sorprese, come lo scorso anno. Gli operatori: «Già arrivati all’80-85 per cento di occupazione delle camere, contiamo di superare il 90»
Turisti sul lago si godono i primi tepori
Turisti sul lago si godono i primi tepori
Turisti sul lago si godono i primi tepori
Turisti sul lago si godono i primi tepori

A tre settimane da Pasqua e le prenotazioni nelle strutture ricettive gardesane volano. Alcune hanno riaperto in questi giorni, la maggior parte lo farà entro fine mese. Nel basso lago ci si aggira tra l’80 e l’85 per cento di occupazioni alberghiere per il fine settimana di Pasqua, ma non dovrebbe essere un problema arrivare a quota 90 se non addirittura oltre.

Un trend comune anche per l’alto lago veronese, come conferma il presidente di Federalberghi Garda Veneto, Ivan De Beni: «Per noi Pasqua è come Ferragosto, è da sempre un inizio stagione col botto. A parte le uniche due Pasque mancate causa Covid nel 2020 e 2021, abbiamo sempre raggiunto un’occupazione vicina al 90 per cento, tendenza positiva confermata anche dai colleghi dell’alto lago, come Torri e Malcesine».

Istantanea restituita anche da Virginia Torre, presidente dell’Associazione albergatori di Lazise, paese da anni in cima alla classifica tra le località turistiche del Garda per numero di arrivi e pernottamenti: «Le nostre strutture registrano già una buona occupazione per Vinitaly (dal 2 al 5 aprile, ndr), che cresce ulteriormente per Pasqua, quando la permanenza media è di tre giorni. Per il resto della stagione il prenotato è ad oggi leggermente superiore allo scorso anno, in media del 5 per cento in più. C’è già anche chi prenota per ottobre, alcuni habitué non vogliono correre il rischio di non trovare posto come accaduto lo scorso anno», prosegue Torre, che rappresenta 47 hotel di Lazise.

L'anno d'oro per il turismo gardesano

Il 2022 è stato infatti l’anno d’oro per il turismo gardesano, avendo superato tutti i record di presenze degli anni precedenti, anche pre Covid, con i turisti stranieri che hanno affollato le località della sponda veronese fino ad autunno inoltrato per poi cedere il passo al turismo di prossimità in occasione del periodo natalizio e anche oltre.

«Le due-tre strutture di Lazise che hanno tenuto aperto a gennaio e febbraio hanno riferito di aver lavorato più dell’anno scorso, soprattutto durante i fine settimana, le festività e i ponti», riprende Torre. «Dopo Pasqua ci sarà il fisiologico calo delle presenze, ma le previsioni sono molto buone anche per l’andamento generale della stagione».

L'ombra di siccità e aviaria

Se da un lato le premesse sono ottime, dall’altro non mancano le preoccupazioni. Siccità e carenza idrica in primis, a cui De Beni aggiunge anche il tema aviaria. «È un paradosso», osserva, «abbiamo un trend in crescita di cui siamo soddisfatti, ma è affiancato da due brutte notizie che potrebbero rallentarlo o darci sorprese spiacevoli».

Al timore per la situazione reale, si aggiunge quello per come viene percepita all’estero: «La scorsa settimana», riprende De Beni, «eravamo alla fiera di Berlino e alcuni tour operator ci hanno chiesto se è vero che in certi alberghi non si riempirà la piscina, oppure se ci si potrà fare la doccia solo in certe fasce orarie: questo perché sono convinti che ci siano già ora problemi di approvvigionamento. Il rischio è che i messaggi allarmistici, se reiterati, possano spaventare i clienti. E temo avvenga lo stesso sul fronte aviaria».

Per quanto riguarda i prezzi si registra un ritocco al rialzo, frutto anche dell’aumento delle bollette. «È vero che l’anno scorso abbiamo fatto una bella stagione, ma non abbiamo guadagnato di più a causa dei costi energetici», riscontra Virginia Torre. «L’indicazione», interviene De Beni, «è sempre di fare attenzione per non andare fuori mercato. Chi ha ritoccato i prezzi lo ha fatto sì per le bollette, ma anche per non farsi trovare impreparato di fronte ad eventuali nuove sorprese. Di certo», conclude il presidente di Federalberghi, «non sono aumenti esponenziali, ma generalizzati». Previsioni ottimistiche anche sul fronte dei campeggi: «La sensazione è che ci siano prenotazioni in abbondanza per tutta la stagione», dice Giovanni Bernini, presidente di AssogardaCamping che riunisce una quarantina di strutture, «lo scorso anno nello stesso periodo notavamo ancora un po’ di incertezza, gli stranieri erano arrivati un po’ dopo. Per Pasqua ci aspettiamo il pieno».

 

Katia Ferraro

Suggerimenti