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La maggioranza in bilico alla guerra delle mozioni

Le ex scuole Pindemonte al centro dello scontro politico
Le ex scuole Pindemonte al centro dello scontro politico
Le ex scuole Pindemonte al centro dello scontro politico
Le ex scuole Pindemonte al centro dello scontro politico

Scambio di mozioni trappola tra maggioranza e opposizione nel consiglio comunale fissato per oggi. Hanno preso l’iniziativa due consiglieri di opposizione proponendo una mozione sulla riconversione del vecchio fabbricato delle scuole Pindemonte che vorrebbero trasformato in nuova sede della biblioteca. La mozione reca la firma dei consiglieri di opposizione Daniele Turella e Riccardo Princivalle e nella sostanza chiede che il centralissimo edificio delle vecchie scuole, chiuso da otto anni per problemi di staticità antisismica, sia destinato per il piano terra (che si estende per circa 340 metri quadrati) a biblioteca e per il piano superiore ad aule studio e sedi di associazioni. Fin qui nulla di nuovo, in quanto la medesima proposta era venuta poche settimane fa da altre forze politiche e del progetto si dibatte da anni. Quello che è cambiato è lo scenario politico amministrativo. Tutto dipenderà dal fatto che le altre forze di minoranza (quattro consiglieri) votino a favore della mozione e che in favore della stessa si esprimano i due consiglieri dissidenti della maggioranza, Gino Fiocco e Davide Brina. In questo caso i voti a sostegno della mozione assommerebbero ad otto, esattamente uguali a quelli dei consiglieri leghisti e civici che rimangono in maggioranza, ai quali va aggiunto il voto del sindaco Attilio Gastaldello. Se si registrasse una defezione o un’ assenza per malattia nelle file della maggioranza, la mozione passerebbe con effetto dirompente, tenuto conto che «impegna sindaco e giunta a predisporre tutti gli atti necessari per destinare la ex scuola Pindemonte a sede della biblioteca comunale». In perfetta contrapposizione con quanto risulta nei programmi della maggioranza che vuole spostare la biblioteca negli spazi dell’attuale supermercato Lidl di via Foscolo. Tale spazio verrebbe acquistato dalla proprietà dell’area Saifecs e messo a disposizione del comune nell’ambito dell’accordo pubblico-privato che autorizza la costruzione di spazi commerciali e palazzine residenziali nella ex area industriale della cartiera. Come L’Arena ha in più occasioni riferito, tale accordo (che prevede la realizzazione sul lotto di 85mila metri cubi, di cui 67.500 residenziali e il restante commerciale) è osteggiato dai dissidenti, che lo ritengono troppo impattante in termini di insediamenti di nuovi abitanti e di volume edificabile. La situazione è solo in apparente stallo, perché i due schieramenti tentano di sbloccarla a loro favore. I dissidenti attraverso l’ex vicesindaco della giunta Vantini, Daniele Turella (esponente di peso del neonato Fronte Civico) con la mozione sulle scuole Pindemonte (che andrebbe a minare i progetti della maggioranza sulle aree industrali dismesse). La maggioranza (o quel che ne resta) ha fatto la contromossa con una mozione a firma dei consiglieri Davide Bimbato, Stefano Filippi, Gianmario Piccoli e Mattia Stoppato che propone «di acquisire le valutazioni dell’Agenzia delle Entrate ovvero di perizie asseverate in ordine al valore delle aree ex Saifces e ex Ricamificio». Una volta approvato il valore del lotto e determinato il beneficio pubblico correlato ai due accordi urbanistici (nel sito del Ricamificio dovrebbero sorgere 28.500 metri cubi di residenziale), tale passaggio è propedeutico al via libera al provvedimento. Con l’approvazione della mozione verrebbe così dato il benestare a entrambi gli accordi. •

Renzo Gastaldo

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