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La città con il sindacato nel Dna

Giampaolo Veghini, neo eletto segretario della Cisl di Verona
Giampaolo Veghini, neo eletto segretario della Cisl di Verona
Giampaolo Veghini, neo eletto segretario della Cisl di Verona
Giampaolo Veghini, neo eletto segretario della Cisl di Verona

Se vuoi fare il segretario provinciale di un sindacato devi abitare a San Giovanni Lupatoto. Un paradosso? No, è la verità. Risiedono infatti in paese (e praticamente uno da una parte e uno da un’altra della medesima strada, via Foscolo) il nuovo segretario della Cisl di Verona, Giampaolo Veghini, e l’ex segretario della Cgil Michele Corso, che ha retto la carica per oltre dieci anni ed ora è segretario regionale dei chimici-tessili-manifatturieri. Abbiamo voluto chiedere ai due esponenti di punta del sindacato cosa significhi per loro essere lupatotini, se la loro territorialità abbia in qualche modo concorso all’attribuzione del ruolo ma anche pregi e difetti della cittadina di San Giovanni Lupatoto. Ecco le loro risposte. «Dire che essere lupatotini possa contare per assumere la responsabilità di segretario provinciale del sindacato mi pare un po’ pretenzioso» dice il neo numero uno della Cisl di Verona, Veghini. «Però qualcosa nel Dna deve esserci e il mio Dna è sicuramente lupatotino e trae origini dall’importante passato manifatturiero, che persiste tuttora, del paese. Le decine di fabbriche che caratterizzano San Giovanni Lupatoto e la tradizionale laboriosità della classe lavoratrice, in qualche modo lasciano il segno». Giampaolo Veghini è, tra l’altro, figlio di Giovanni, assistente del Cotonificio Manifattura Festi Rasini (e delegato Cisl), una delle industrie che ha concorso allo sviluppo economico del paese. Veghini fino alla settimana scorsa era segretario generale del sindacato Fai Cisl (che si occupa di alimentare, agricoltura e ambiente) e in questa veste ha gestito tutta la crisi della ditta dolciaria Melegatti e il subentro della nuova proprietà. Il suo esordio come sindacalista l’ha fatto però come delegato di fabbrica della Vicenzi Biscotti, industria dove era stato assunto come operaio nel 1984 e che lasciò nel 1992 per fare il sindacalista a tempo pieno. «Non avrei mai pensato, a quei tempi, di diventare segretario della Cisl veronese», confessa Veghini. «A dire il vero, questo incarico è stata una sorpresa anche per me». Il nuovo incarico avrà un profilo maggiormente politico e meno operativo rispetto al precedente. «Affronteremo le nuove responsabilità con il massimo impegno», chiosa Veghini. E su pregi e difetti di San Giovanni Lupatoto? «San Giovanni Lupatoto ha tutti i pregi e difetti di una cittadina alla periferia del capoluogo di provincia. Forse dovrebbe trovare una propria precisa identità e una visione prospettica, ma probabilmente è anche vero che il suo punto di forza è la capacità di adattarsi alle mutevoli realtà. Io comunque ho intenzione di continuare a viverci con la mia famiglia». Michele Corso, ex segretario provinciale della Cgil e attuale segretario regionale dei lavoratori dei settori chimico, tessile, energetico e manifatturiero, è un lupatotino di adozione «Risiedo a San Giovanni Lupatoto da trent’anni e mi considero a tutti gli effetti lupatotino», dice Corso, che abita in fondo a via I maggio con la moglie e due figlie. «Se abitare in paese sia una caratteristica necessaria per diventare segretario del sindacato? Direi che è fondamentale, come dimostrano i fatti. Non può essere una mera casualità che sia Giampaolo che io siamo di San Giovanni, realtà industriale e operaia da 150 anni, che esprime ovviamente anche alcuni dirigenti», scherza Corso. Su pregi e difetti del paese Michele Corso ha una sua opinione. «Il Comune è una realtà socioeconomica che ha ancora grandi potenzialità di sviluppo. Deve però fare i conti però con il limiti connessi a una visione sempre ristretta al territoriale, un atteggiamento che andrebbe vinto “alzando lo sguardo”». Giampaolo Veghini, invece, ha 55 anni ed ha sempre abitato a San Giovanni Lupatoto. Attualmente risiede con la moglie e la figlia ventunenne in una traversa di via Foscolo. Ha fatto il servizio miliare da pompiere e come hobby ha quello di concedersi qualche giro con la sua bicicletta da corsa, accompagnato da qualche amico, sulle strade della Lessinia. La sua carriera da sindacalista l’ha cominciata nel 1987, alla Vicenzi Biscotti di San Giovanni Lupatoto, e poi ha percorso tutti le tappe all’interno del sindacato Cisl, fino alla recente assegnazione, con 67 voti su 71, dell’incarico di segretario provinciale da parte del consiglio generale Cisl. Michele Corso, nato ad Albaredo d’Adige nel 1961, ha iniziato la sua collaborazione nella Cgil di Verona nel 1985, occupandosi del Centro informazione disoccupati, delle questioni relative al mercato del lavoro e dei contratti di formazione. Nel 1989 viene eletto alla segreteria della Filcea Cgil di Verona, incarico che ricopre sino al 1990, quando diventa segretario generale della Filtea. Nel 1997 va al vertice della Filcea Cgil. Nel 2004 è eletto segretario confederale della Cgil di Verona con delega all’organizzazione e nel 2006 viene riconfermato alla segreteria. Nel 2010 viene eletto segretario generale della Cgil di Verona, incarico che ricopre fino a Novembre 2018. I sui hobby sono il podismo, e lo si lo si vede spesso di mattina presto in riva all’Adige, e le lunghe camminate in montagna, impegnandosi anche in scalate. •

Renzo Gastaldo

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