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La casa di riposo chiusa dal 2016 Ceduti gli arredi

Attraverso una «manifestazione di interesse pubblica» sono stati ceduti gli arredi della casa di riposo Don Michele Garonzi di Grezzana, in piazza Gozzi, chiusa dal 19 ottobre 2016 (gli ospiti residenti nel comune di Grezzana e della Lessinia furono trasferiti al Leo Cirla di Marzana, mentre quelli provenienti da Verona a Villa Monga). Il motivo della chiusura? Secondo la perizia dei tecnici «tre quarti dell’edificio è stato classificato non in linea con le norme antisismiche, quindi, secondo le leggi regionali, non idoneo a ospitare anziani non autosufficienti». Il Comune, dopo aver concordato tutti i passaggi contrattuali con l’Istituto assistenza anziani, ente che, dal 2000 al 2016, ha gestito anche la casa di riposo Don Michele Garonzi - per evitare il degrado degli arredi rimasti all’interno dell’edificio, li ha messi a disposizione delle associazioni che ne hanno fatto richiesta, trattandosi di materiale «usurato e non più conforme alla normativa». Molti arredi (letti, sedie e armadi) sono andati all’associazione Operae Life di Trento – presieduta dalla concittadina professoressa Laura Bellamoli – e trasportati in Moldavia, a Causeni, paese di 15mila abitanti, con un centro per studenti che vivono fuori casa ed un ospedale; mentre con la seconda spedizione è andata nella casa di riposo per anziani non autosufficienti e disabili (ospita 470 persone) a Crocieri, un paese di circa 5mila abitanti. Altri arredi sono andati alla Protezione civile Valpantena e Lessinia per la loro sede di via Cesare Bellamoli e alla Pro loco per il Cea. L’associazione Operae Life ha ringraziato il Comune ma anche la Protezione civile e gli associati della Pro loco per l’aiuto nello smontare e imballare gli arredi spediti in Moldavia. •

Alessandra Scolari

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