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L’inquinamento resta senza risposta

Raldon: la centralina mobile dell’Arpav per rilevare l’inquinamento
Raldon: la centralina mobile dell’Arpav per rilevare l’inquinamento
Raldon: la centralina mobile dell’Arpav per rilevare l’inquinamento
Raldon: la centralina mobile dell’Arpav per rilevare l’inquinamento

Il sindaco Attilio Gastaldello in ritardo di quattro mesi nel dare risposta a una interpellanza sull’inquinamento fa arrabbiare il consigliere comunale Massimo Giarola, firmatario dell’istanza. Specie dopo che il consigliere ha preso atto, leggendo l’ordine del giorno del Consiglio comunale fissato per giovedì prossimo, che neppure per quella seduta è prevista la risposta (ci sono in discussione l’approvazione dei verbali, la variazione del bilancio di previsione per l’utilizzo dell’avanzo di gestione 2018 e la modifica del programma delle opere pubbliche) . «Sull’argomento inquinamento, come consigliere comunale, ho depositato una interpellanza al sindaco lo scorso 22 gennaio con protocollo n. 3333», segnala Giarola. «Da quel giorno nessuna risposta è pervenuta da parte dell’amministrazione comunale, quasi come se le questioni non fossero di rilevante interesse». Il tema dell’inquinamento atmosferico è una questione sulla quale le forze politiche di opposizione hanno ripetutamente incalzato l’amministrazione comunale, ottenendo anche risposte pubbliche. Giarola chiede però che il problema sia affrontato diversamente e che ci sia una presa di posizione della maggioranza. «Tutti ricorderanno le notizie allarmanti sullo sforamento dell’inquinamento dell’aria, diffuse nei mesi scorsi, che hanno portato alla limitazione della circolazione di determinate categorie di veicoli», osserva il consigliere. «Le amministrazioni pubbliche sono ricorse a questo stratagemma per ridurre le emissioni, non potendo incidere direttamente sulle molteplici fonti inquinanti». «Con il sostegno del gruppo civico InnovAttiva, avevo chiesto di valutare un monitoraggio continuo dell’aria con una o più centraline fisse, di programmare una riduzione delle emissioni da parte degli edifici pubblici attraverso il sistema di riscaldamento, una o più proposte per la riduzione sistematica e duratura degli inquinanti provenienti dal nostro territorio e da ultimo uno studio epidemiologico sulle patologie derivanti dall’inalazione di polveri sottili, soprattutto per le fasce di età più giovani, nell’arco degli ultimi venti anni ma non ho ottenuto risposta», continua Giarola. «Sembra che il sindaco sia più impegnato in altre cose. La salute dei cittadini pare non preoccuparlo più di tanto, visto il silenzio imbarazzante sull’argomento che si protrae da gennaio». «Ritengo che temi come la salute pubblica siano di primaria importanza e che per questo sia opportuno e necessario che il sindaco, principale responsabile della salute dei lupatotini, si esprima in un modo o nell’altro, anche se in questo momento i livelli di inquinamento si sono abbassati per le copiose piogge cadute», conclude Giarola. L’amministrazione comunale, alla quale il nostro giornale si è rivolto per conoscere le motivazioni del mancato riscontro all’interpellanza del consigliere Giarola, non ha risposto. Forse ritenendo esaustivi i precedenti interventi in Consiglio comunale e la risposta fornita in febbraio dal professor Roberto Facci, presidente della Commissione ambiente. «Gli accordi presi con Arpav erano di collocare la centralina mobile all'incrocio di via Croce nel mese di settembre 2018 e in altri 25 giorni a cavallo fra i mesi di gennaio e febbraio 2019», aveva precisato Facci. «I risultati dei rilevamenti di settembre sono disponibili all'ufficio ecologia, e quelli di gennaio-febbraio sono in fase di rilevamento. Lo scopo di questo monitoraggio, che segue quello fatto l'anno scorso con Legambiente, è quello di avere i dati precisi riferiti alla nostra aria per poterli confrontare con i dati regionali». Più dei rilevamenti, per Facci contano però i vari interventi messi in atto dall’amministrazione comunale sul fronte della lotta all’inquinamento. •

Renzo Gastaldo

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