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Irregolarità, lavoro nero, droga Chiuso il night-circolo privato

San Martino Buon Albergo  Il locale posto sotto sequestro FOTO PECORA
San Martino Buon Albergo Il locale posto sotto sequestro FOTO PECORA
San Martino Buon Albergo  Il locale posto sotto sequestro FOTO PECORA
San Martino Buon Albergo Il locale posto sotto sequestro FOTO PECORA

Percettore di reddito di cittadinanza di giorno, lavoratore in nero (con altri sei) di notte: è il profilo di uno dei lavoratori irregolari che la Guardia di finanza della Compagnia di Soave ha sorpreso lo scorso fine settimana al Lime, il night aperto come circolo privato lo scorso 22 luglio in viale dell’Industria a San Martino Buon Albergo. Una settimana dopo essere stato inaugurato, all’entrata del locale sono comparsi i sigilli, conseguenza di un’operazione congiunta delle Fiamme gialle (che si sono avvalse anche di una unità cinofila antidroga del Gruppo di Villafranca) e dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Verona. Le violazioni Operando secondo le rispettive competenze, finanzieri e pompieri hanno infatti accertato violazioni ritenute sufficienti a far scattare la chiusura del locale aperto da un imprenditore marchigiano che dal novembre 2019 conduce anche un locale a Torri di Quartesolo. Forse ad accendere il faro sul Lime potrebbe essere stata anche l’abbondante pubblicità data all’inaugurazione di quello che si presentava come un circolo privato: facile correre col pensiero a situazioni, diventate anche articoli di cronaca, nelle quali alcuni circoli (aperti con questa forma giuridica per poter avviare procedure più snelle e far fronte ad adempimenti molto meno gravosi) tali fossero solo sulla carta, operando in realtà come locali di pubblico spettacolo. A intervento concluso i dubbi sembrerebbero aver trovato conferma: stando al profilo della sicurezza dei lavoratori e degli avventori, competenze dei vigili del fuoco, sarebbero state verificate l’inadeguatezza degli impianti elettrici e inadempienze relative ai dispositivi antincendio, irregolarità definite gravi. «Tra circolo privato e locale di pubblico spettacolo il confine è labile ma l’unica forma che garantisce un adeguato livello di sicurezza è il rispetto delle regole», spiegano dal Comando provinciale dei vigili del fuoco di Verona, «e questi controlli, che facciamo sia in autonomia che congiuntamente con le forze di polizia, servono anche a far emergere il sommerso per rispetto di chi si comporta correttamente. L’adeguatezza di un locale deve esserci sia relativamente alla struttura che agli impianti che alla gestione e ora, per riaprire, servirà avviare da noi le previste procedure autorizzative e provvedere con gli adeguamenti». Nessun socio Circolo, quindi, non sarebbe sembrato per queste ragioni, ma nemmeno a giudicare dagli avventori presenti, nessuno dei quali in possesso di qualsivoglia titolo di «socio»: questo presupporrebbe criticità anche sotto il profilo fiscale per un esercizio che, secondo l’ipotesi della Guardia di finanza, sarebbe stato condotto come un’attività commerciale a tutti gli effetti, ipotesi che si dovrà accertare anche attraverso specifici approfondimenti di carattere tributario. C’è però molto di più perché accedendo al locale i finanzieri hanno verificato che 7 dei 15 lavoratori presenti erano in nero: tra loro alcune ballerine rumene, italiane, una danzatrice domenicana e un buttafuori di origine marocchina. Tra loro anche un percettore di reddito di cittadinanza che ora sarà deferito all’autorità giudiziaria. Grazie al fiuto di uno dei cani antidroga in servizio al Gruppo di Villafranca addosso a uno dei lavoratori, che stando ai finanzieri l’aveva abilmente occultata, sono stati anche trovati 3 grammi di cocaina. Formalizzate le contestazioni delle violazioni in materia di impiego di lavoratori in nero, quantificati i contributi previdenziali e assistenziali non versati, si procederà ora all’irrogazione delle relative sanzioni amministrative con la segnalazione all’Ispettorato del lavoro. «Ringrazio molto i finanzieri della Compagnia di Soave e i vigili del fuoco di Verona per l’attenzione con cui, nell’interesse di tutti, guardano anche il nostro territorio. Presenza importantissima la loro», commenta il sindaco Giulio Furlani, «come quella dei carabinieri della nostra stazione e degli agenti della nostra polizia locale a garanzia della sicurezza dei cittadini e della legalità». •.

Paola Dalli Cani

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