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Inceneritore, il Consiglio si spacca

L’impianto di Ca’ del Bue continua ad alimentare polemiche e a dividere i Comuni del territorio
L’impianto di Ca’ del Bue continua ad alimentare polemiche e a dividere i Comuni del territorio
L’impianto di Ca’ del Bue continua ad alimentare polemiche e a dividere i Comuni del territorio
L’impianto di Ca’ del Bue continua ad alimentare polemiche e a dividere i Comuni del territorio

Il consiglio comunale di San Martino Buon Albergo, martedì sera, ha bocciato la mozione contro l'inceneritore di Ca' del Bue. La maggioranza, infatti, ha deciso di dire no alla proposta che era stata presentata dal gruppo di minoranza «San Martino Domani», ritenendola superata dai fatti. Una scelta che da una parte conferma la rottura del fronte fra i Comuni dell'area in cui sorge l'impianto di trattamento dei rifiuti - la stessa mozione a San Giovanni Lupatoto verrà riscritta e poi quasi sicuramente approvata all'unanimità - e dall'altra evidenzia che su questo tema c'è una divergenza fra maggioranza ed opposizione che non è di sostanza. Gli uni e gli altri, infatti, sono d'accordo sul no alla realizzazione del termovalorizzatore all'interno dell'impianto di Agsm, ma hanno idee decisamente diverse sul modo con cui si può arrivare alla definitiva eliminazione dell'impianto di incenerimento degli scarti dai programmi regionali.«San Martino Domani» aveva depositato un documento volto ad impegnare il sindaco e la Giunta a chiedere alla Regione di stralciare l'inceneritore dal Piano di gestione dei rifiuti. Lo stesso testo è stato presentato, oltre che a San Martino e San Giovanni Lupatoto, anche a Zevio e Verona, dove deve ancora essere preso in esame. «Avevamo deciso di portare avanti questa iniziativa assieme ad altre forze presenti nei Consigli dei Comuni dell'area interessata dall'impianto di Agsm, con la speranza che in questo modo potesse nascere un'azione territoriale forte», ha spiegato Claudio Ferrarini, a nome del gruppo. «Questa mozione, purtroppo, trascura completamente le iniziative e gli atti che l’amministrazione di San Martino ha compiuto negli anni, rimarcando la sua contrarietà all’inceneritore e realizzando studi che hanno portato alla presentazione di soluzioni alternative», ha invece affermato o il capogruppo di maggioranza, Giuliano Zusi. Il quale, fra l'altro, ha ricordato che già nel 2017 in Consiglio regionale era stata votata in maniera quasi unanime una risoluzione che aveva sostanzialmente lo stesso contenuto della mozione ora in discussione nei vari Consigli comunali. Queste affermazioni hanno costituito il preludio alla bocciatura da parte dei rappresentanti di «Cittadini di San Martino» della proposta avanzata dal gruppo capeggiato da Ferrarini. Va però detto che anche Umberto Toffalini di «Siamo San Martino» ha sostenuto la mozione, sottolineando che «resta da affrontare il problema del traffico che, inceneritore o no, viene generato dall'impianto di Ca' del Bue». «Si tratta di un tema importante, ma di cui nessuno parla», ha precisato. Per il resto, il Consiglio ha adeguato alcune tariffe legate ad attività edilizie per poi trattare alcune interrogazioni. Fra queste ce n'erano una presentata dal gruppo di «San Martino Domani» che sollevava un problema di garanzie per la discarica di Ca' Vecchia - è stata però rinviata in attesa di avere un aggiornamento in merito da parte della Provincia - ed una di Toffalini su una presunta irregolarità dell'area commerciale cosiddetta Mash, che però, secondo la maggioranza, non sussisterebbe. •

Luca Fiorin

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