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Bussolengo

Inaugurata la Fiera di San Valentino, simbolo di ripartenza

Al Villaggio medievale la vita degli artigiani con oltre 100 figuranti
Il taglio del nastro della 311esima Fiera di San Valentino a Bussolengo (foto Cattabianchi)
Il taglio del nastro della 311esima Fiera di San Valentino a Bussolengo (foto Cattabianchi)
Fiera di San Valentino (Cattabianchi)

Sole e cielo azzurro per l’inaugurazione della 311° Fiera di San Valentino, in Piazza XXVI Aprile vestita a festa, con un cuore rosso al centro. Ricca la rappresentanza istituzionale col sindaco Roberto Brizzi in testa e la giunta di Bussolengo al completo. Sono arrivati i saluti dal borgomastro di Nieder-Olm, Dirk Hasenfuss, la cittadina tedesca gemellata, e del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, entrambi impossibilitati ad essere presenti.

«La Fiera di San Valentino si fonda sul vissuto imprescindibile della nostra gente», ha sottolineato Zaia nel suo messaggio, «coi migliori auguri a tutti i bussolenghesi». Tra le autorità, il presidente della Provincia, Manuel Scalzotto, gli onorevoli l’europarlamentare Borchia e poi Zuliani, Maschio, Comencini, Zardini, il consigliere regionale Rigo, i consiglieri provinciali Salizzoni e lo stesso Brizzi. A questi vanno aggiunti almeno una ventina di sindaci del territorio e rappresentanti di enti e associazioni di categoria, accorsi all’invito del collega Brizzi che ha esordito sottolineando il carattere di ripartenza effettiva della 311° Fiera di San Valentino. «Una Fiera che abbiamo fortemente voluto, nei limiti imposti dalle attuali restrizioni, ma che specialmente in questo periodo storico acquisisce un significato di ripartenza dopo la pandemia. Occorrono anche segnali come questi, occorre tornare ad essere comunità incontrandosi, ritornando ai rapporti umani, ancora per qualche periodo osservando le basilari regole di prudenza, ma non dimenticando mai che l’uomo ha bisogno di relazioni, senza di esse non esiste la comunità. Vi ringrazio ancora quindi per essere presenti oggi», ha esordito il primo cittadino.

Nella sua digressione sui due anni di pandemia Brizzi non ha mancato di sottolineare lo sforzo delle amministrazioni locali per andare in contro ai bisogni materiali della gente e delle famiglie in difficoltà e ha tracciato un piano dei lavori per la ripartenza: l’edificio accanto alla chiesa di San Valentino «destinato a diventare uno dei poli della cittadella socio-culturale di Bussolengo» e il raddoppio della palestra Aldo Moro. Non ha mancato di ricordare i trent’anni dell’asilo nido comunale “Il Germoglio” e l’ospedale Orlandi «per il quale si attende una stabilizzazione con il completamento delle schede e dei servizi previsti». Interventi di Massimo Girelli, assessore alle manifestazioni, che ha messo l’accento su «storia, tradizione e appartenenza» e Valeria Iaquinta, assessore alla cultura.

Un plauso alla manifestazione da Manuel Scalzotto, presidente della Provincia e dagli onorevoli Comencini, Zardini, Maschio e Zuliani. «Una manifestazione che in 311 anni si è continuamente aggiornata», ha concluso l’europarlamentare Paolo Borchia.

Poi taglio del nastro della 311° Fiera di San Valentino e sfilata con in testa il Corpo Bandistico “Città di Bussolengo” diretto dal maestro Luciano Brutti (che stasera, alle 21, nel teatro parrocchiale sarà alla guida del complesso dei “Fisarmonicisti della città di Verona”) fino all’area del parco Sampò dove è allestito il Villaggio medievale.

 

Dopo il taglio del nastro della 311° Fiera di San Valentino, è stato inaugurato il Villaggio medievale composto da circa 100 figuranti provenienti da compagnie medievali di ricostruzione storica ed artigiani. È stata ricreata la vita quotidiana, dagli abiti agli oggetti personali. In ogni tenda vengono illustrate le varie fasi di lavorazione di diverse attività artigianali: dal falegname al mugnaio, dal tintore all’amanuense, dal conio delle monete alla fabbricazione delle candele all’oreficeria. Una parte didattica del Villaggio è dedicata alla falconeria con esposizione di rapaci di diverse specie ed una parte allo spettacolo, con il giullare e buffone. Si può anche vedere il tiro con l’arco e il pubblico potrà provare l’emozione di utilizzare un arco storico.

Lino Cattabianchi

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