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Gestore degli impianti sportivi Parte la gara per sei attività

Stadio Battistoni. In agosto sono stati effettuati i lavori per il rifacimento del manto erbosoVice sindaco Fulvio Sartori
Stadio Battistoni. In agosto sono stati effettuati i lavori per il rifacimento del manto erbosoVice sindaco Fulvio Sartori
Stadio Battistoni. In agosto sono stati effettuati i lavori per il rifacimento del manto erbosoVice sindaco Fulvio Sartori
Stadio Battistoni. In agosto sono stati effettuati i lavori per il rifacimento del manto erbosoVice sindaco Fulvio Sartori

Il Comune cerca gestori per gli impianti sportivi da fine 2021 al 2026. Gli avvisi di selezione pubblica per l’affidamento in uso di sei impianti sono stati pubblicati e le domande dovranno essere presentare entro il 23 settembre prossimo. Stiamo parlando del campo di calcio «Battistoni» di San Giovanni Lupatoto, del campo di calcio «Pasetto» della zona industriale, dal campo di calcio di Raldon con annessi spogliatoi e campi secondari o di allenamento dei 7 campi da tennis di San Giovanni Lupatoto, dei campi da tennis di Raldon e del bocciodromo di via Monte Fiorino. «Questi impianti di proprietà municipale, classificati come strutture prive di rilevanza economica dal punto di vista degli introiti, sono già gestiti da associazioni sportive locali in regime di convenzione che però è scaduta il 31 agosto scorso senza possibilità di ulteriore proroga» spiega Fulvio Sartori, vicesindaco e assessore allo sport. «Gli uffici hanno quindi lanciato la selezione per l’individuazione del gestore per il periodo che va da novembre prossimo al 2026» prosegue l’esponente dell’amministrazione comunale. «È previsto un sopralluogo da parte degli interessati da svolgere entro il 24 settembre mentre l’offerta dovrà pervenire in municipio entro il 6 ottobre» aggiunge Sartori. Il nuovo regolamento introduce alcune importanti novità. La prima riguarda la fissazione dei criteri per definire l’ordine di priorità delle concessioni in uso. La seconda attiene alla responsabilità delle società che hanno in gestione l’impianto. Altre regole stabiliscono come vanno gestiti i punti di ristoro e la pubblicità. Si precisano inoltre le incombenze dei gestori in tema di contabilità e rendiconto. Sono infine definite le casistiche che portano alla risoluzione del contratto di concessione degli impianti sportivi. Relativamente a quest’ultimo argomento, l’amministrazione comunale può rescindere il contratto se i pagamenti delle utenze sono effettuati con ritardi superiori ai 12 mesi ed in assenza di un piano di rientro dal debito assistito da idonea garanzia. Il contratto viene azzerato anche se «la conduzione tecnica e funzionale dell’impianto è tale da pregiudicare l’incolumità e la salute degli utenti». La concessione decade anche in caso di manutenzione ordinaria non effettuata dal gestore con tempestività e nel rispetto delle tempistiche indicate dal concessionario così come se si riscontra uno scostamento nell’applicazione all’utenza o la mancata applicazione delle tariffe determinate dall’Amministrazione comunale. Oggi le 6 società sportive gestrici ricevono ogni anno un contributo dal Comune per pagare bollette e manutenzioni: l’Ac San Giovanni incassa 45mila euro, l’Ac Pozzo ne porta a casa 27, l’Ac Raldon 22,5, il tennis San Giovanni 69, il tennis Raldon 22,5, il bocciodromo 16,5. Il nuovo regolamento comunale stabilisce una serie di norme molto chiare per i gestori degli impianti sportivi municipali. La prima è che le associazioni richiedenti debbano essere iscritte all’Albo comunale da almeno sei mesi e che partecipino a campionati organizzati da federazioni sportive nazionali. Tutte le spese di manutenzione ordinaria relative all’intero complesso sportivo (impianti, strutture nonché aree a verde, ove esistenti) sono a carico del concessionario. Le nuove norme dispongono anche che per tutti gli impianti sportivi non gestiti direttamente dal Comune, i concessionari dovranno presentare un rendiconto annuale delle spese e delle entrate relative alla gestione dell’impianto. Il gestore dovrà presentare anche un prospetto dei lavori di manutenzione programmata effettuati nell’anno concluso e un prospetto dei lavori da effettuarsi nell’esercizio successivo. Per quanto attiene la pubblicità il regolamento prevede che l’associazione concessionaria non possa dare corso nella struttura ad alcuna forma di pubblicità o di pubblica affissione non consentita dal Comune. Mentre le autorizzazioni amministrative e sanitarie relative alle attività dibar e ristoro, dovranno essere intestate al legale rappresentante della società concessionaria. •.

Renzo Gastaldo

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