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Fiocco azzurro Al Parco ora c’è il bisonte Eracle

Il cucciolo di bisonte Eracle con la madre Penelope
Il cucciolo di bisonte Eracle con la madre Penelope
Il cucciolo di bisonte Eracle con la madre Penelope
Il cucciolo di bisonte Eracle con la madre Penelope

È nato Eracle, figlio di Penelope e Zeus: i nomi sono mitologici, ma lui è reale. È un piccolo di bisonte europeo che ha visto la luce al Parco Natura Viva nell’ambito del progetto di salvaguardia e ripopolamento di questa specie nel nostro continente. Nato quattro settimane fa, ha debuttato in questi giorni natalizi nel reparto esterno assieme alla mamma Penelope e alla zia Hera, che non hanno avuto un attimo di pace nel seguirlo ovunque durante le sue corse in lungo e in largo alla scoperta di ogni angolo dell’area loro riservata nel Parco. È nato in una stagione che in natura gli sarebbe stata poco favorevole alla sopravvivenza e le piccole corna spuntano appena dalla bella pelliccia invernale. Per tenerlo al riparo dal freddo delle ore notturne, lo staff lo fa rientrare in stalla non appena cala la luce anche se la sua mamma, seppure alla prima esperienza, si sta dimostrando molto accorta. È stata una sorpresa anche il ricongiungimento con il papà Zeus, avvenuto qualche giorno dopo la sua prima uscita. È normale anche in natura, nelle foreste dell’Est Europa, che le madri prossime al parto si stacchino dalla mandria per partorire riparate e in tranquillità e vi ritornino con il loro piccolo dopo qualche giorno. «Per questo abbiamo aspettato prima di far conoscere il nuovo nato a suo padre», spiega Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva, «e al momento del primo incontro, è stato proprio il piccolo Eracle a fare il primo passo: si è avvicinato e i due si sono annusati, muso contro muso, poi Zeus lo ha leccato un po’. Famiglia ricongiunta dunque, evento facilitato anche da un grande affiatamento della coppia di genitori». Il Parco Natura Viva contribuisce da anni, con le nascite di bisonti al suo interno, al programma di conservazione e ripopolamento della specie che rappresenta il più grande mammifero terrestre del Vecchio continente. Nella seconda metà del Novecento era stato dichiarato estinto in natura ed è stato grazie agli esemplari nati nei parchi zoologici e reintrodotti in natura nei luoghi originari, che quest’anno l’Unione internazionale per la conservazione della natura ha potuto classificare la specie come «prossima alla minaccia di estinzione». «I pericoli rimangono», conclude Avesani Zaborra, «perché ci vogliono decenni di lavoro per costituire popolazioni selvatiche in grado di sostenersi autonomamente, trovando il giusto equilibrio tra natalità e mortalità. L’Italia ha contribuito finora con cinque esemplari, tutti nati al Parco Natura Viva e reintrodotti in Romania nell’area dei monti Carpazi. Se crescerà forte e robusto per affrontare le condizioni della vita in natura, sarà anche questo il futuro di Eracle». •. V.Z.

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