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Ferrazze, la ciclabile rimane chiusa

Operai al lavoro su un tratto di ciclabile per Marcellise
Operai al lavoro su un tratto di ciclabile per Marcellise
Operai al lavoro su un tratto di ciclabile per Marcellise
Operai al lavoro su un tratto di ciclabile per Marcellise

Pomeriggio di vento forte e pioggia sabato, con raffiche che creavano per le strade e nelle campagne un fenomeno simile alla nebbia, riducendo la visibilità a pochi metri. È stato il vento a fare i danni maggiori nel circondario di San Martino Buon Albergo. Su via Pasubio, che collega il paese con Marcellise, la ciclabile è stata chiusa ore per permettere lo sgombero dai rami caduti. Sul lato opposto della strada, quattro pali in legno che sorreggono i fili del telefono e della cui dubbia stabilità l’amministrazione aveva già fatto segnalazione al gestore, si sono piegati sulla scarpata adagiandosi sul vigneto sottostante, senza che i fili fossero tranciati. Il rischio più grosso in via Beccaria, nella zona industriale dove il muro di recinzione del vecchio campo sportivo della Speme, di proprietà privata, ha ceduto per diversi metri, crollando sul marciapiede e sulla strada, fortunatamente poco frequentata. Altri rami e piante sono cadute sulla ciclopedonale da Sant’Antonio a Ferrazze, e l’area dietro lo stabilimento Aia sembra sia stata quella più aperta e battuta dal vento. Infatti in via della Polveriera, all’incrocio con via Mattarana e al confine con Verona, è stato abbattuto un grosso platano e in via Bonettiele, traversa di via della Polveriera, quattro alberi di alto fusto sono caduti sulla strada isolando una decina di famiglie. L’elenco dei danni si chiude con un albero non grande caduto su un’auto parcheggiata a Casette; danni alla carrozzeria. Altri alberi sono caduti in località Mambrotta, dove è stato chiesto l’intervento dei vigili del fuoco; al parco del Campagnol in Borgo della Vittoria per un acero e in via Pasubio, all’incrocio con via Casa Pozza, per una decina di alberi di piccolo fusto. Sradicata la panchina del campo da calcio a causa della copertura che ha fatto resistenza al vento e inclinata la recinzione del campo da baseball. Rovesciate le tensostrutture allestite per il centro estivo alle scuole Todaro e nel cortile del municipio. Una squadra che lunedì ha fatto il sopralluogo in tutto il paese per la ricerca dei danni ha segnalato anche un paio di pali semaforici inclinati, danni alla staccionata del parco Young della Busa, pannelli fotovoltaici fuori posto sul tetto di una scuola e un paio di metri di asfalto sollevato in via San Domenico a causa di una pianta piegatasi. Si sta già intervenendo su tutto, ma per due giorni la ciclopedonale tra Sant’Antonio e Ferrazze resterà chiusa per permettere agli operai del Consorzio Alta Pianura Veneta il taglio delle piante pericolanti. «Il bollettino regionale ci aveva preavvertiti ed eravamo in allerta», fa sapere il sindaco Franco De Santi, che aveva attivato Protezione civile e operai comunali. «Le squadre hanno lavorato fino alle 22 in via Bonettiele e mi piace segnalare che alcuni residenti si sono messi a disposizione per aiutare. Lo stesso in via Ponte del Cristo», riferisce il sindaco, che col vice Mauro Gaspari ha fatto la spola fra tutti i punti critici, «dove una signora era già impegnata nella pulizia da rami e foglie e ci ha assicurato che lì avrebbe pensato lei, di andare con le squadre dove c’era più bisogno». Gaspari sottolinea il buon lavoro fatto nella manutenzione in questi mesi: «In strada Mauro, che da Marcellise sale a Torrette Orti, ci chiamavano ad ogni acquazzone perché si trovavano le case invase da fango e sassi. Abbiamo disostruito il tubo di scolo e cambiata la pendenza. Grazie a questo, sono già due eventi meteo di grossa entità in cui non si verificano disagi in quel luogo», osserva. •

Vittorio Zambaldo

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