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San Martino Buon Albergo

Cordoglio per Filocamo, morto in sella al suo scooter: lascia cinque figli

Aveva 55 anni l'operaio che domenica è caduto con lo scooter e ha battuto fatalmente la testa
Giovanni Filocamo, morto nell'incidente di domenica a San Martino Buon Albergo
Giovanni Filocamo, morto nell'incidente di domenica a San Martino Buon Albergo
Giovanni Filocamo, morto nell'incidente di domenica a San Martino Buon Albergo
Giovanni Filocamo, morto nell'incidente di domenica a San Martino Buon Albergo

Si svolgeranno venerdì 27, alle ore 15, nella chiesa intitolata a San Martino Vescovo, i funerali di Giovanni Filocamo, l'uomo morto domenica pomeriggio a San Martino Buon Albergo, in conseguenza di una caduta in scooter avvenuta in via Firenze, a non più di 150 metri da casa sua. A dare notizia della cerimonia di addio sono stati ieri i familiari del cinquantacinquenne.

Filocamo abitava in uno dei quartieri centrali del paese: l'incidente in cui ha perso la vita, anche se gli accertamenti sono ancora in corso, potrebbe essere stato causato da un malore. L'uomo, che lavorava per un'azienda di Verona e che a San Martino era conosciuto, anche perché lui e la sua famiglia avevano gestito un locale pubblico del centro, verso le 15.20 stava rientrando verso casa, dopo aver pranzato con i suoi familiari in un locale poco distante dal paese.

Mentre percorreva una via che aveva fatto migliaia di volte, il mezzo su cui viaggiava, uno scooter, ha sbandato ed è finito fuori dalla carreggiata di marcia. Il cinquantenne è caduto ed ha sbattuto con violenza la testa sul marciapiede della via: un trauma cranico che purtroppo non gli ha lasciato scampo.

 

La moglie e i cinque giovani figli

Giovanni ha lasciato una moglie e cinque figli, di età compresa fra 10 e i 30 anni. Sono in molti a ricordarlo a San Martino Buon Albergo e la sua scomparsa ha destato molto sconcerto e cordoglio. Filocamo era solito frequentare il bar in centro, ed era appassionato di sport: giocava a calcio nel campionato amatori e seguiva da vicino i figli - che militano nelle categorie giovanili - che con lui condividevano la passione per il pallone.

L'uomo era molto dedito alla sua famiglia. Quella famiglia con la quale domenica aveva voluto pranzare, riunendosi tutti in un momento di spensieratezza. «Sembrava quasi che se lo sentisse, visto che aveva insistito perché passassimo un po' di tempo insieme a tavola», racconta un suo congiunto. Il parente si dice quasi sicuro che abbia avuto un malore. «Non si spiegherebbe in altro modo il fatto che lo scooter sia andato dritto fuori strada, senza nemmeno un accenno di frenata, in una via che Giovanni conosceva perfettamente», commenta..

Luca Fiorin

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