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CORTE D’APPELLO

Avevano adescato e violentato una baby sitter: condanna confermata, ridotta la pena

Polizia a Poiano teatro della violenza
Polizia a Poiano teatro della violenza
Polizia a Poiano teatro della violenza
Polizia a Poiano teatro della violenza

La Corte d’Appello di Venezia ha confermato la condanna, riducendo lievemente la pena rispetto alla sentenza di primo grado, nei confronti di Mirko Altimari e Giulia Buccaro, coniugi veronesi, per la vicenda di stupri seriali nei confronti di tre giovani baby sitter. I due sono stati condannati rispettivamente a 9 anni e a 5 anni e 6 mesi di carcere. In primo grado la sentenza del Tribunale di Verona era stata rispettivamente di 11 anni, e 6 anni e 8 mesi. I giudici d’appello hanno escluso un’aggravante, quella della procurata sofferenza.

 

La coppia, difesa dagli avvocati Fabiana Treglia e Marco Cinetto, era finita in cella a gennaio 2019 con l’accusa di aver congegnato «una trappola di sesso e perversione», attirando con annunci di lavoro una giovane baby-sitter che poi era stata adescata con l’inganno in un posto isolato nella frazione di Poiano: qui la ragazza era stata violentata e fotografata sotto la minaccia di pubblicare le immagini su internet. Poi altre due ragazze avevano denunciato di avere subito le stesse violenze, venendo filmate durante gli abusi. Soddisfazione dei legali di parte civile, avvocati Federico Lugoboni e Alessandro Avanzi, che assistevano le tre giovani alle quali è già stato riconosciuto un risarcimento.

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