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Collaborazione fra le tre società Un calcio al campanilismo

Le tre società calcistiche di San Giovanni Lupatoto hanno firmato un patto di collaborazione: in municipio, alla presenza del vicesindaco e assessore allo sport Fulvio Sartori, i presidenti Roberto Praga per il Pozzo, Francesca Sacco per il Raldon e Daniele Perbellini per il San Giovanni Lupatoto, hanno sottoscritto un accordo di coordinamento della attività. Sartori ha spiegato i contenuti e i riflessi dal punto di vista operativo. «Le tre società si sono impegnate a individuare ognuna al suo interno una figura incaricata alla quale le altre società potranno fare riferimento per relazionarsi e per concordare sia le attività che la gestione degli spazi delle strutture sportive». Nella pratica questa prassi dovrebbe portare a due specifici risultati. Il primo sarà quello di porre uno stop ai contatti informali che portano allo spostamento incontrollato di giocatori del settore non vincolato («d’ora in poi varrà il principio che “se mi serve un giocatore te lo chiedo” e non più la libera caccia nei vivai degli altri» il commento di Sartori). Il secondo obiettivo riguarda la possibilità di offrire una squadra dove giocare ai ragazzi che si trovano in squadre con eccedenza di organico. «Per le situazioni più complesse si attiverà un tavolo di confronto fra società», prosegue il vicesindaco. «Le tre società, reciprocamente, saranno inoltre maggiormente disponibili a mettere a disposizione le strutture sportive. Ciò per fare in modo che non accada più che una società si trovi a dover negare l’iscrizione in quanto il numero di ragazzi è superiore ai campi disponibili». «È l’occasione per cambiare il nostro modo di agire, dobbiamo superare gli scetticismi e cominciare a parlarci tra società», ha detto Roberto Praga del Pozzo (società che oltre 160 ragazzi nelle squadre giovanili). «L’esigenza di superare la logica dell’orticello è un obbligo se vogliamo che lo sport del calcio, anche a livello locale, cresca. Dobbiamo muoverci secondo questa nuova visione e dobbiamo farlo comprendere anche ai genitori». Francesca Sacco, presidente del Raldon (circa 140 ragazzi nelle giovanili), ha dichiarato di condividere totalmente le finalità del progetto: «Mi impegnerò in prima persona e chiederò ai dirigenti della società di fare altrettanto. Sarà anche l’occasione per rimettere i ragazzi che giocano a calcio al centro delle nostre attenzioni, focalizzandosi ancora di più sulle relazioni e mostrando disponibilità alle richieste di spazi provenienti da altre società calcistiche». «Questo accordo, se davvero si vuole calare nell’operatività, è una montagna da scalare ma se ci sarà un impegno condiviso, passo dopo passo, ce la faremo» ha dichiarato Daniele Perbellini, presidente del San Giovanni (la società che lo scorso anno ha dovuto dire no a 45 ragazzi che volevano entrare nella sua scuola calcio). «L’accordo offre una soluzione anche ai casi, come il nostro, dove la società calcistica ad un certo punto, per esigenze agonistiche, si trova costretta a fare una selezione fra i giovani calciatori. Oggi la nostra firma sotto a questo documento segna il primo passo di un percorso che dovrà essere condiviso dai direttori sportivi. Tutto lascia credere che sia un buon inizio», ha concluso Perbellini. •

Renzo Gastaldo

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