<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Ciccarelli, vaccini avanti tutta

Anziana riceve il vaccino al Centro servizi Policella a Castel d’Azzano
Anziana riceve il vaccino al Centro servizi Policella a Castel d’Azzano
Anziana riceve il vaccino al Centro servizi Policella a Castel d’Azzano
Anziana riceve il vaccino al Centro servizi Policella a Castel d’Azzano

Partenza decisa delle vaccinazione anti Covid 19 alla Fondazione Pia Opera Ciccarelli. Sono cominciate nel pomeriggio di martedì, non appena il primo quantitativo di vaccini è arrivato al Centro servizi di Policella a Castel d'Azzano mentre sono invece iniziate ieri alla sede centrale di San Giovanni dove a fine giornata ne sono state effettuate circa 200. «I flaconi per gli altri sette centri servizi, esclusa Policella, ci sono stati consegnati mercoledì, come stabilito dal piano vaccini dell'Ulss 9, alla farmacia dell'ospedale di Villafranca mentre le siringhe erano disponibili all'ospedale di San Bonifacio, dove alcuni nostri addetti li hanno prelevati in tarda mattinata», dice Elisabetta Elio, direttore della Fondazione Pia Opera Ciccarelli. La macchina per l'effettuazione delle punture vaccinali è complessa perché bisogna suddividere i flaconi a seconda dai pazienti e operatori in organico a ogni struttura e assicurare la presenza costante di un medico alle varie fasi della vaccinazione. «Le operazioni di vaccinazione sono partite e sono in corso a San Giovanni e nelle altre sette residenze, esclusa Casa Serena per la quale i flaconi ci verranno consegnati dall'Ulss la prossima settimana», spiega ancora Elio. «All'infuori di Casa Serena, contiamo di concludere il primo giro di vaccinazioni entro venerdì 15». Assai positive le percentuali di adesione al vaccino pari praticamente al 100 per cento fra gli anziani ospiti e superiori al 90 fra gli operatori. «L'arrivo dei vaccini ha risollevato il clima sia tra il nostro personale dipendente che tra gli ospiti e le loro famiglie di origine», dice la direttrice tirando un sospiro di sollievo. «Sarà un ulteriore strumento per affrontare con maggior serenità la guerra con il coronavirus». La Pia Opera assiste con poco meno di 800 dipendenti (per 9 decimi donne) circa 450 ospiti non autosufficienti presenti in nove centri servizi. Oltre alla sede storica lupatotina (integrata con Villa Italia e Casa Ferrari), opera a Verona a Casa Serena, Minerbe (Centro Servizi Cherubina Manzoni), Roncolevà (Casa del Sorriso), Castel d’Azzano (Centro Servizi Policella) e Bosco Chiesanuova (Centro servizi Villa San Giacomo). Nel centro Mons. Ciccarelli di San Giovanni Lupatoto è presente anche un nucleo per ammalati di Alzheimer, così come nella Residenza Policella di Castel d’Azzano e nella Residenza Margherita che si trova nel plesso di Casa Serena di san Michele extra, per un totale di 130 posti dedicati. La Pia Opera è anche l'unico istituto per assistenza che continua a svolgere il servizio domiciliare per i pazienti diventati positivi. •

Renzo Gastaldo

Suggerimenti