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Centrodestra, il nodo è Villafranca

Roberto D’Oca è a conclusione del suo mandato ma si ricandidaMario Faccioli  svelerà le sue mosse nella conferenza stampa di oggi
Roberto D’Oca è a conclusione del suo mandato ma si ricandidaMario Faccioli svelerà le sue mosse nella conferenza stampa di oggi
Roberto D’Oca è a conclusione del suo mandato ma si ricandidaMario Faccioli  svelerà le sue mosse nella conferenza stampa di oggi
Roberto D’Oca è a conclusione del suo mandato ma si ricandidaMario Faccioli svelerà le sue mosse nella conferenza stampa di oggi

Si stringono i tempi per la chiamata alle urne nei sette Comuni veronesi - Villafranca, Bussolengo, Sona, Castel d’Azzano, Lazise, San Mauro di Saline e Ferrara di Monte Baldo - che il 14 maggio eleggeranno sindaco e consiglio comunale. Mancano due mesi esatti, ma per chi parteciperà all'agone elettorale c'è una scadenza più vicina: entro un mese le liste dei candidati dovranno essere chiuse e depositate. Ma finora non si gioca a carte scoperte, i cantieri sono aperti e le partite chiuse davvero poche. Sul fronte del centrosinistra il Pd punta ad alleanze con le forze sociali e civili dei singoli territori, anche rinunciando al simbolo, pur candidando suoi referenti: «Valutiamo caso per caso se inserire il simbolo», spiega Franco Bonfante, segretario del Pd provinciale. «Tuttavia abbiamo nostri tesserati molto noti. A differenza di altri, per noi non decide Verona o Roma, ma chi è nei circoli e conosce le realtà locali. Nei paesi sotto i quindicimila abitanti, inoltre, la scelta civica è normale». Sul fronte del centrodestra l'andare tutti uniti, sulla scorta della carta vincente che ha portato Giorgia Meloni al Governo, sembra impegno arduo e nei centri più grandi, esclusa Villafranca, si viaggia a ranghi sparsi. Circa 72.000 aventi diritto al voto si recheranno alle urne in un bacino di novantamila abitanti che va dal centro più grande della provincia, Villafranca, con oltre 33.000 abitanti, al più piccolo, Ferrara di Monte Baldo, poco più di 200 cittadini, che va al voto perché commissariato, dopo le dimissioni, l'anno scorso, della sindaca Serena Cubico. Ci sono poi Bussolengo e Sona, con oltre 15.000 abitanti quindi con l'opzione ballottaggio, e poi Castel d'Azzano, Lazise e San Mauro di Saline. Poche le partite chiuse, si diceva. Per il centrosinistra, solo quella di Villafranca dove propone una grande alleanza civica, con diversi referenti del Pd, incardinata sul candidato Matteo Melotti, segretario dem locale. Nel centrodestra, fumata nera anche dalla riunione delle segreterie provinciali di ieri mattina. Si cerca una soluzione al vulnus Dall'Oca-Faccioli: i circoli locali di Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega premono per appoggiare il sindaco uscente Roberto Dall'Oca. Ma l'ex sindaco Mario Faccioli, di FdI, è disponibile a candidarsi. Spetta alle segreterie di partito provinciali sciogliere il nodo gordiano, ma, nonostante gli incontri serrati in seno soprattutto a FdI, ancora non è arrivata la soluzione: «Questioni di giorni», dicono le segreterie ormai da un paio di settimane. Ma potrebbe tagliare il nodo stamattina proprio Faccioli che ha convocato una conferenza stampa dopo un ultimo consulto con la sua compagine ieri sera. Il centrodestra viaggia a ranghi sparsi anche a Castel d'Azzano dove la civica del sindaco uscente Antonello Panuccio (al secondo mandato e quindi non ricandidabile a sindaco) ha stretto un forte asse solo con la Lega, della quale porterà il simbolo. Il resto del centrodestra potrebbe riunirsi sotto un secondo candidato, ma non è deciso. Il centrosinistra, invece, si sta organizzando per radunare gli iscritti al Pd che qui non hanno un circolo di riferimento, ma sono stati ridestati dalle primarie. Con loro e con altre forze civiche si punta a chiudere il gioco in settimana. Al termine del secondo mandato di Gianluigi Mazzi, anch'egli non ricandidabile, invece, l'amministrazione uscente di Sona si è polverizzata con diversi consiglieri candidati: c'è Corrado Busatta supportato da Mazzi, che potrebbe essere anche un riferimento per il terzo polo o parte del centrodestra; c'è Gianfranco Dalla Valentina, che porta con sé diversi consiglieri e dialoga con una parte di Forza Italia, ma anche con altre compagini dello stesso fronte; c'è Direzione Sona, con il vicesindaco Monia Cimichella che si confronta con diverse forze politiche. E non si esclude la possibilità che il centrodestra rimanente faccia un ulteriore candidato. Anche a Bussolengo non si va compatti. Il sindaco uscente Roberto Brizzi ha già scelto di giocare la carta civica che lo aveva portato al tricolore cinque anni fa: quattro civiche trasversali a centrodestra e centrosinistra (in virtù della presenza di Stefano Ceschi). Lega e FdI potrebbero andare ognuno per sé, salvo un ricompattamento su Paola Boscaini con FI. A Lazise, il paese di Luca Sebastiano piace sia al suo partito, FdI, ma anche alla Lega. La soluzione, tuttavia, è quasi raggiunta. Mentre il Pd aderirà a un progetto civico. I dem valutano, infine, se ci sono le condizioni a San Mauro di Saline e a Ferrara di Montebaldo. Nel paese più piccolo, nelle scorse settimane si sono abbozzate due compagini dell'alveo di destra, mentre non sembrano esserci condizioni per un terzi progetto di natura civica. •.

Maria Vittoria Adami

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